Siria
Siria, offensiva regime a est Aleppo: decimati vertici Isis
Agenzia ufficiale: ucciso ministro guerra califfato
Roma, 24 mag. (askanews) - Almeno 13 alti comandanti militari dello Stato Islamico (Isis), tra i quali "il ministro della Guerra" dell'organizzazione terroristica sarebbero rimasti uccisi in una vasta offensiva lanciata dalle forze del regime siriano nella parte orientale della provincia di Aleppo. Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale Sana, secondo la quala nell'operazione le truppe governative avrebbero liberato 23 località e inflitto al nemico perdite umane stimate in 3.000 combattenti tra morti e feriti.
"Nelle operazioni i terroristi hanno perso 3mila combattenti tra morti e feriti e sono stati distrutti 19 carri armati, 5 veicoli BMB, 11 autobombe, 6 cannoni e 9 depositi di munizioni oltre du centri di comunicazione e 61 posti di comando sul campo", ha affermato Sana citando una fonte militare.
L'agenzia stampa pubblica quindi i nomi dei tredici alti comandanti uccisi: tra loro svetta il nome di Abu Musab al Masry (Egiziano) indicato come "Ministro di Guerra dell'organizzazione terroristica". Ma ecco, nome e carica degli altri 12 comandanti uccisi secondo Sana: Abu Udai al Iraqi (iracheno) indicato come "Comandante militare" dell'Isis nella parte orientale di Aleppo; Mohmoud Abdul Jabbar noto anche come Abu al Walid al Tunisi, ritenuto "Capo dei giudici" del Califfato sempre ad est di Aleppo; Quattro i sauditi uccisi tutti indicati con il grado di "emiro": Abadah Salim al Daboul, Abdul Rahman Mutawe, Abu Mohammed al Jandi e Abu Abdullah Mohammed Samih al Sukkari; tra gli altri uccisi due iracheni indicati come "comandanti militari"; e 3 siriani.
L'agenzia Sana elenca anche i nomi di 32 località nella parte orientale di Aleppo "liberate".
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