Siria
Siria, opposizione: a Ginevra per trovare soluzione a guerra
Il futuro di Bashar al Assad è il primo scoglio dei negoziati
Roma, 13 mar. (askanews) - L'opposizione siriana ha affermato domenica di essere a Ginevra per trovare una soluzione al conflitto e di non aver intenzione di ritirarsi, contrariamente a quello che fece nei negoziati di pace a febbraio come protesta contro gli attacchi russi.
I negoziati di pace che inizeranno lunedì dovrebbero affrontare per la prima volta in maniera concreta l'avvenire del paese, dopo un primo round di colloqui organizzati dall'Onu che sono falliti a gennaio a causa dell'intensificazione dei raid della Russia, alleata del regime di Bashar al Assad, e dell'aggravamento della situazione umanitaria.
"Siamo venuti per discutere di una soluzione politica che punti a mettere fine alle sofferenze del popolo siriano e speriamo che l'altra parte (Damasco, ndr.) sarà seria quanto noi", ha dichiarato Salem al Meslet, portavoce della delegazione dell'Alto comitato dei negoziati nel quale sono raggruppati alcuni dei gruppi chiave dell'opposizione. "Noi - ha continuato - non siamo venuti con l'intenzione di ritirarci dalle discussioni".
L'inviato speciale dell'Onu Staffan de Mistura ha annunciato che i colloqui inizieranno domani e continueranno al massimo fino al 24 marzo.
"Noi speriamo che i negoziati comincino domani con discussioni sull'organo di transizione, che avrà tutti i poteri compreso quello del presidente della repubblica", ha detto ancora al Meslet. "Non ci sarà alcun ruolo - ha proseguito - in questo organo per coloro che hanno commeso dei crimini, comreso Bashar al Assad".
Proprio il ruolo del presidente siriano sembra essere il primo scoglio sul quale i negoziati rischiano d'infrangersi. Ieri il negoziatore capo dell'opposizione Mohammed Allush ha affermato che questo periodo di transizione deve iniziare "con la caduta o la morte di Bashar al Assad". Ma il ministro degli Esteri di Damasco, Walid Muallem, ha affermato che "Bashar al Assad è la linea rossa ed è competenza del popolo siriano".
(Fonte Afp)
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