Festival di Cannes
Sorrentino: "Un film su Belusconi per raccontare gli italiani"
Il premio Oscar racconta a Cannes il suo ruolo di giurato
Roma, 22 mag. (askanews) - "Sono italiano e voglio fare film sugli italiani. Berlusconi è un archetipo dell'italianità e attraverso lui puoi raccontare gli italiani, ecco perché voglio fare un film su Berlusconi". Giurato a Cannes 70, Paolo Sorrentino arrivò sulla croisette con Il Divo, premio della giuria nel 2008. Ma a Cannes è di Casa con This must be the Place con Sean Penn nel 2011, La Grande Bellezza nel 2013 e Youth nel 2015. Intervistato dal festival lancia il prossimo lavoro con Toni Servillo protagonista e riprese a Roma. "Con gli attori - dice - Ho un rapporto giocoso, leggero, soprattutto con Toni, cerco sul set di creare un ambiente sereno. Gli attori sono ansiosi di far parte di un film ambizioso e io provo ad attenuare queste pressioni". Membro di giuria a Cannes racconta di cercare l'equilibrio come "spettatore e regista", tra l'onestà del racconto e restituire la verità attraverso la falsità dell'arte cinematografica. Questo è il grande gioco del cinema". Nella giuria "c'è un grande rispetto reciproco". personalità forti ma "senso della democrazia". Almodovar, in particolare, "richiede attenzione ai giurati, ci invita ad essere responsabili e attenti e franchi nei confronti dei film che stiamo vedendo". Certo "è meno stressante far parte della giuria che presentare un film dove sei esposto in prima persona". Nei progetti anche un film su Napoli. "Non è ancora arrivato il momento di parlarne, ma ci penso. La presenterò aperta al mare, racconterò la sua grande vitalità. Roma, dove vivo, è una città più dormiente dove la gente si lascia vivere, mentre i napoletani si reinventano quotidianamente. Ogni giorno decidono che vita intraprendere e Napoli la voglio raccontare così".
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