Bce
S&P: banche italiane esposte a proposta Bce, daranno meno credito
Vendite stock Npl potrebbero raggiungere 100-120 mld entro 2019
Roma, 16 ott. (askanews) - Le banche italiane "sono potenzialmente tra le più esposte nell'area euro" alle proposte della Bce di inasprimento delle regole sui crediti deteriorati, data la lunghezza dei tempi di recupero. "Ci attendiamo che le banche italiane diventino sempre meno propense a erogare credito a imprese nazionali - avverte l'agenzia di rating Standard & Poor's con una analisi sulla iniziativa della Bce - che storicamente sono più sensibili al ciclo economico e generano maggiori livelli di crediti deteriorati nelle fasi di difficoltà".
In questo quadro, sempre alle banche italiane "potrebbe essere richiesto di detenere più capitale in futuro", aggiunge l'agenzia. In generale però il giudizio di S&P sulle proposte della Bce non è negativo: "potrebbe incoraggiare le banche a liquidare le esposizioni deteriorate più rapidamente" e la proposta "non ha conseguenze immediate sul rating delle banche".
Tornando all'Italia in particolare "le vendite di stock di esposizione a crediti deteriorati potrebbe raggiungere tra 100 e 120 miliardi di euro da qui al 2019, o circa un terzo del totale", rileva l'agenzia. Più sul lungo termine, le banche di Italia, Portogallo e Grecia "potrebbero risentire di più gli effetti di questa guidance delle loro rivali in altri Paesi".
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