BRAIN GAIN
Gli anziani, un tesoro per tutti
Anni ed esperienza: l’importanza di chi ha già vissuto una buona fetta di vita. Sulla Prealpina di oggi uno speciale di 16 pagine
La definizione dell’Unione Europea per un progetto relativo alla vita degli anziani nei prossimi decenni è “brain gain”, ovvero guadagno di cervelli” in contrapposizione al noto “brain drain”, ovvero la “fuga di cervelli” che in molti Paesi è la scelta dei giovani più promettenti in diversi campi. Il cervello degli anziani, quindi, è un tesoro su cui far conto per il futuro, anche perché il nostro futuro sarà caratterizzato da un enorme problema demografico, con la riduzione costante delle nascite, l’allungamento della vita media e il rifiuto pregiudiziale ed economicamente insensato dell’immigrazione e delle risorse umane che è in grado di garantire. Del resto, quando si può dire di essere davvero anziani in società avanzate come quelle dell’Occidente? Il classico spartiacque dei 65 anni vacilla, anche perché la pensione, già oggi per molti e a maggior ragione per gli anziani di domani, arriverà dopo quel compleanno, probabilmente diversi anni dopo. E pazienza se i sessantenni che rimangono e rimarranno in sempre maggiore numero al lavoro non liberano e non libereranno posti per i giovani che invece un posto lo cercano, e lo cercheranno, spesso disperatamente. Lavorare, quindi, e va bene, ma è sempre l’Unione Europea a dirci che nei suoi piani la vita degli anziani dovrà essere in futuro caratterizzata da un maggiore benessere, da tutti i punti di vista. Nello speciale “Servizi agli anziani” contenuto nella Prealpina di oggi, sabato 28 ottobre, vedremo quindi, nell’attesa che le direttive europee diventino realtà (questione sempre di anni, se non di decenni), cosa si può fare per garantirsi in autonomia quel benessere fisico e psicologico che permette di affrontare una nuova fase della vita con tranquillità e anche, perché no, con spirito di avventura. Senza dimenticare le esigenze di chi è ancora più avanti negli anni, si trova ad avere difficoltà nella mobilità e nella vita quotidiana, e ha tutti i diritti di trovare intorno a sé quella rete sociale che con una vita di lavoro si è guadagnato.
Quattro pagine di speciale sulla Prealpina in edicola oggi, sabato 28 ottobre
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