L’INDAGINE
Spunta il coltello dal fiume
Omicidio di Marilena Rosa Re: i carabinieri potrebbero aver trovato l’arma del delitto. Clericò: «La testa l’ho trasportata in bicicletta»
Ancora ricerche, scavi, sonde, scalpelli, palette: per l’ennesima volta la villetta di Vito Clericò è stata passata al setaccio dal Ris e dagli esperti forensi dell’istituto Labanof di Milano. nella mattinata di ieri, martedì 26 settembre, i periti hanno sequestrato un lungo coltello, trovato però nel canale Villoresi, come se lo cercassero a colpo sicuro.
Possibile che sia quella l’arma dell’omicidio di Marilena Rosa Re? Non è per niente da escluderlo.
Stando alle recentissime versioni di Clericò, dopo aver decapitato la promoter, l’uomo avrebbe trasportato la testa in bicicletta, nel cestino, fino al campo dell’occultamento, dentro al sacchetto della spesa in cui è stata rinvenuta lunedì 25 settembre.
«Il giorno del delitto l’ho buttata nel bidone della plastica, poi all’alba ho pensato che pesasse e che ne sarebbero accorti, allora ho preso la bicicletta, sono andato al cassonetto, l’ho estratta e l’ho portata in bici nel campo».
Infatti nel pomeriggio è stata portata via proprio una bici dalla casa dei Clericò ma non solo. Un sacchetto di calce, indumenti, oggetti di varia natura compreso un cofanetto e un documento bancario. Oggetti che potrebbero essere stati contaminati con il Dna della vittima o che potrebbero chiarire meglio le circostanze del movente. È invece fissato per venerdì 29 settembre l’interrogatorio della moglie, Alba De Rosa, accusata per ora solo di sequestro di persona.
Servizio sulla Prealpina di mercoledì 27 settembre.
© Riproduzione Riservata