IL CASO
Stagione musicale, andante con polemica
Longhini attacca: «Aumenti ingiustificati. Replica da Palazzo Estense: «Li ha stabiliti lui, lo scorso maggio»
«La prossima stagione musicale comunale costerà di più: sono previsti aumenti, deliberati dalla giunta, nell’ordine del 25-50%. Ma il sindaco non aveva promesso cultura fruibile da tutti?».
Questo il senso dell'esternazione del forzista Simone Longhini, ex vicesindaco con delega alla Cultura di Palazzo Estense sulla prossima stagione di musica classica.
Gli aumenti sono in effetti confermati dal portavoce del sindaco con una nota che rispedisce al mittente la critica.
Posto che la stagione è in via di definizione (otto appuntamenti da confermare), la replica è in queste parole: «In risposta alle affermazioni del consigliere, Simone Longhini, relative agli aumenti dei biglietti della Stagione musicale comunale, si riporta integralmente quanto, forse dimenticato dal consigliere, fu approvato il 18 maggio scorso con deliberazione del Consiglio comunale della precedente amministrazione, in cui Longhini era assessore. Per di più, la proposta di aumento dei biglietti fu inserita nel bilancio di previsione proprio su indicazione della passata Giunta.
«Per la Stagione musicale comunale - così Longhini lo scorso maggio - si prevede di organizzare 10/12 concerti di musica classica, suddivisi in cicli differenti, presso varie sedi, da ottobre a giugno; nonostante una riduzione degli investimenti dedicati a tale iniziativa si ritiene di riuscire a mantenere il consueto alto livello qualitativo, con una ricerca di economie in tutti gli aspetti organizzativi. È auspicabile, anche su indicazione della Giunta comunale, che venga ritoccato il prezzo dei titoli di accesso ai concerti, al fine di incrementare la percentuale di copertura della Stagione, peraltro già attestata intorno al 60%».
Ampio servizio sulla Prealpina di venerdì 9 settembre.
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