RESTYLING
Stazione quasi pronta, avrà i tornelli
Per metà gennaio il varo di tutte le novità allo scalo Fs. Si punta all’ex deposito bici per accogliere di giorno i clochard
A Natale si scartano i regali, si sa. Forse con la stessa logica, anche la stazione centrale di Busto è uscita dal pacco nel quale era avvolta da mesi. L’impalcatura che celava la facciata e lo stato di avanzamento dei lavori è stata infatti rimossa prima delle ferie natalizie: porta d’ingresso automatica e possenti lampioni a salvaguardia del gusto originale, risalente a circa un secolo fa, sono le componenti più evidenti di un regalo che in verità non è affatto terminato.
La ricomparsa della facciata e dell’atrio di ingresso con annesse biglietterie, spacchettate e rinnovate profondamente dopo anni di tamponature per il progressivo manifestarsi di infiltrazioni dalla copertura e altri guai, non sono che il prologo di una consegna dei lavori della quale i pendolari e altri frequentatori più assidui delle Ferrovie dello stato non vedono l’ora di avere notizia. Si dice che l’ inaugurazione ufficiale si farà il 16 gennaio, in ogni caso non bisognerà attendere troppo.
«Purtroppo, sul cartellone che ora è stato rimosso o spostato perché era sulle barriere davanti alla stazione, che ora non ci sono più, non veniva indicata né la data di inizio né quella di fine dei lavori», sottolinea Stefano Marchionna, portavoce di parte bustocca del comitato di pendolari che percorrono quotidianamente la tratta Gallarate-Milano. Alcuni di loro torneranno in stazione già a partire da oggi e probabilmente dovranno affrontare le stesse sorprese accusate prima di Natale. In particolare, vengono additate le tempistiche dei lavori in corso, che sovrappongono in un unico cantiere interventi alla stazione, ai sottopassi e alle banchine di attesa dei convogli: «Non si sa mai quale strada prendere per entrare e uscire di stazione, così che si rischia di inciampare ad ogni passo», afferma Barbara Rossi, un’altra pendolare. Questo è lo stato della stazione attualmente, ma anche a lavori terminati, quando saranno aperti entrambi i sottopassi, non ci saranno restrizioni sulle banchine e soprattutto entrerà in funzione l’ascensore, che un anno fa segnò l’inizio del cantiere poi estesosi all’intera stazione, non mancheranno le sorprese, a cominciare dai tornelli per accedere ai binari. In pratica, come nelle stazioni della metropolitana (o allo scalo di Porta Garibaldi, per restare in tema ferroviario) si entrerà solo con il biglietto. La qual cosa, chiaramente, taglierà fuori il vasto popolo dei senzatetto che in inverno trascorre le giornate fra sala d’attesa e locali secondari.
Ma nel mirino del sindaco del sindaco Emanuele Antonelli c’è l’ex deposito di biciclette, a lato del dormitorio comunale, ormai dismesso da una decina d’anni, il quale dovrebbe diventare una zona di ampliamento del vicino rifugio dei clochard. Non sarà tanto un potenziamento dei posti letto quanto la realizzazione di ambienti per l’accoglienza. Resta da capire quali miglioramenti potranno arrivare per l’attuale deposito delle biciclette, decisamente malmesso.
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