LA GIORNATA VARESINA
Stoccate a FI e all'Isis
Prima a Gallarate ("nessun dialogo con la signorina Comi), poi sul palco di piazza Monte Grappa, Salvini non fa nomi sulle candidature locali, lasciando la scelta ai segretari locali. E spunta anche un omonimo
Si chiude sulle note di "Va' pensiero" la giornata varesina di Matteo Salvini, che ha parlato in piazza Monte Grappa davanti a un migliaio di persone toccando temi di interesse nazionale e internazionale, pur non disdegnando, a domanda diretta, un accenno ai fatti "di casa nostra". "Come si giocherà la "partita" della candidatura varesina?" lancia l'amo il cronista di politica locale? E il segretario federale, mentre scende dal balco a fine comizio, risponde senza esitazioni: "Decidono loro", indicando Matteo Bianchi e Marco Pinti, segretario provinciale e cittadino del Carroccio. Come dire che nei giochi delle alleanze e dei nomi i due "luogotenenti" hanno la sua totale fiducia e assoluta libertà di scelta. Prima di arrivare a Varese, Salvini aveva lanciato una "granata" a Forza Italia, parlando a Gallarate di fronte a un centinaio di simpatizzanti, con tanto di felpa griffata "Galarà". "Siamo gentiluomini e parliamo con tutti, ma se Forza Italia è la signorina Comi tanti auguri", la stoccata di Salvini alla coordinatrice provinciale di FI.
Arrivato a Varese per il clou della tre giorni di festa, durante il suo comizio Salvini ha poi spaziato su vari temi. Il terrorismo: "Diciamo sì a un intervento militare: andiamo là e sterminiamo i terroristi prima di averli qui" ha detto parlando dell’ipotesi di un intervento contro l’Isis già toccata in giornata da Magdi Allam. "Con l’Isis non si può dialogare, chi pensa queste cose è scemo dentro" chiosa il leader leghista.
Poi le autonomie: "Spero che il voto in Catalogna sarà un segnale di libertà". Il governo Renzi: "Le nostre porte sono aperte per mandare a casa questo governo. Facciamo accordi con tutti, ma solo ai nostri patti e sui nostri programmi".
L'accordo con Forza Italia per la candidatura a Milano: "Può darsi: non so ancora quando ma io e Berlusconi ci incontreremo e quando sarà scelto il candidato faremo il nome. Spero di essere utile agli italiani e non solo al centrodestra. Secondo me centrodestra e centrosinistra sono categorie superate". E poi via, tra gli applausi dei mille. Tra i quali, curiosità, c'è anche un "altro" Matteo Salvini: si tratta di un architetto varesino, omonimo del segretario ed amico di vecchia data di Matteo Bianchi, col quale si sottopone volentieri al rito delle foto: "Sono qui per curiosità e amicizia, la politica non mi interessa". Nessun rischio per il Salvini "vero", dunque.
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