IL CASO
Strada chiusa, addio posta
Le transenne impediscono l’accesso e l’addetto al recapito non sa che si può entrare da un’altra parte. Protestano i residenti
La strada chiusa con tanto di transenne, il portalettere nuovo non conosce il paese in tutte i suoi angoli e quindi non consegna la posta ormai da un mese. Succede nel cuore di Gorla Maggiore, a una manciata di passi da piazza Martiri della libertà dove vicolo Terzaghi è sbarrato ormai da tempo, da quando cioè lo scorso novembre il sindaco Pietro Zappamiglio ha firmato l’ordinanza che ha imposto la messa in sicurezza del vecchio edificio comunale che ospitava il Bar Sport. A denunciare la vicenda è una delle residenti in vicolo Terzaghi, Assunta Cannizzaro che spiega: «Da un mese non riceviamo più la posta. Sappiamo che ci sono problemi di recapito a singhiozzo da tempo ormai ma, fino a un mese fa, noi non abbiamo mai avuto casi di posta consegnata a famiglie sbagliate o con forti ritardi». In vicolo Terzaghi, dunque è sempre filato tutto liscio grazie anche al postino gorlese che è sempre stato puntuale. Insiste la cittadina: «Ora non riceviamo più la nostra corrispondenza, né bollette, né le lettere della banca e neppure la pubblicità», spiega la giovane che ha chiesto informazioni oltre a essersi confrontata con altri gorlesi. «Pare che in questo periodo a Gorla Maggiore non ci siano disservizi e, dopo aver sentito un concittadino che di professione fa il postino, abbiamo capito il problema. Il nuovo portalettere che sta recapitando la posta nella mia zona, non sa che la strada è sì chiusa, ma le nostre abitazioni si raggiungono comunque passando da piazza Martiri della Libertà ed entrando nel cortile dove c’è anche la biblioteca».
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