IL CASO
Summer Festival, nuova polemica
Pignataro (Pd) non si sorprende della falsa partenza e solleva alcune perplessità
«Non vedevo l’ora di andarci già venerdì sera». Eh, sì. Il tempo di modificare il tono della voce, passando da un atteggiamento politicamente sardonico a uno istituzionalmente compassato, e il consigliere d’opposizione Giovanni Pignataro (Partito democratico) annuncia: «Sarà mia premura andare a vederlo appena aprirà al pubblico. Ovviamente, pagando il biglietto d’ingresso. È mio compito istituzionale farlo». Certo, poi anche il capogruppo piddino è uomo di mondo e di conseguenza potrà anche godersi un po’ l’atmosfera di svago promessa per l’intera stagione estiva e al momento rinviata di qualche giorno. Tuttavia la sua attenzione sul Summer Festival in programma in via Danimarca, ora, è esclusivamente rivolta agli aspetti di carattere amministrativo al di là dei problemi burocratici che hanno imposto agli organizzatori il rinvio del grande debutto previsto per il 26 maggio . Infatti, aggiunge: «Aspetto con curiosità la seduta della commissione Attività produttive. Ho giusto una trentina di domande da fare su questa manifestazione».
Insomma, lo stop all’apertura imposto dalla Commissione provinciale di Vigilanza sui pubblici spettacoli, per mancanza di alcune certificazioni fondamentali, dà la stura a una nuova fase di dibattito sull’iniziativa che per tre mesi dovrebbe ravvivare Gallarate. Pignataro non è affatto contrario all’iniziativa in sé, bensì non è convinto del fatto che possa portare beneficio e indotto alla città.
Servizio completo sulla Prealpina del 28 maggio
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