OLTRE CONFINE
Svizzera, truffe shock: «Appendete subito»
Campagna di sensibilizzazione contro i raggiri al telefono. In Canton Ticino 30 andati a segno dall’inizio dell’anno
La Svizzera ha avviato una campagna contro le truffe telefoniche, ribattezzate oltre confine “truffe shock”. Lo slogan: "Niente panico! Riappendete subito!".
Le truffe telefoniche sono in aumento in tutta la Svizzera. In Canton Ticino, a fronte di diverse centinaia di tentativi, le truffe andate a segno dall’inizio dell’anno sono una trentina, per un danno economico di oltre 1 milione e mezzo di franchi. Da gennaio la Polizia cantonale ha effettuato una decina di arresti; si tratta in prevalenza di persone legate a gruppi famigliari che hanno la loro base in Polonia e Italia, spiega la Polizia cantonale.
In tutta la Svizzera sono state oltre 2.800 le chiamate shock o truffe telefoniche del falso nipote, che hanno arrecato un danno economico pari a circa 8 milioni di franchi. Si tratta di un numero di casi tre volte superiore a quello dell’anno scorso. Di qui la campagna di prevenzione, sostenuta dalla Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia e da Pro Senectute, durerà fino a metà novembre.
Ecco il copione della truffa del falso nipote, così come tracciato dalla Polizia camtonale: «Le truffatrici o i truffatori telefonano specificatamente a persone anziane facendo credere loro di essere un parente che si trova in una situazione di emergenza. Sperano così di convincere le loro vittime, pronte ad aiutare, a consegnare denaro a presunte persone di fiducia. Oggi esistono numerose varianti di questa truffa: a volte l’interlocutrice o l’interlocutore si presenta come un "primario" che afferma di dover operare il figlio infortunato della vittima, ma che per procedere ha però bisogno di essere pagato anticipatamente. Un’altra volta si presenta come un "avvocato" che vuole far uscire dal carcere preventivo la figlia della vittima arrestata per aver investito un bambino o donna incinta, ma che per farlo occorre versare prima una certa somma di denaro». «Altre volte, invece, si presenta persino come un "agente di polizia" che mette in guardia dalla presenza di ladri nelle vicinanze dell’abitazione della vittima e che quindi vuole passare personalmente a casa sua per mettere al sicuro denaro e oggetti di valore».
La campagna di sensibilizzazione prevede uno spot televisivo che mette in scena una chiamata shock, manifesti, volantini, una landing page, informazioni sui social media e un espositore da tavolo da collocare accanto al telefono che serve da promemoria. L’appello è "Riappendete subito!".
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