LA BEFFA
Tangenziale, falsa partenza
Slitta l’annunciata inaugurazione. Colpa della burocrazia delle quattro Province coinvolte
La data fissata, dopo due rinvii, era quella di ieri, mercoledì 4 ottobre.
Ma non c’è stato il tanto atteso taglio del nastro, senza che nessuno in zona sia riuscito a sapere con precisione il perché.
Parliamo della tangenzialina, opera connessa a Pedemontana, che collega la zona al confine di Solaro e Ceriano Laghetto con quella al confine di Rovello Porro e Cogliate.
Una strada esterna all’abitato di Saronno e in particolare alla congestionata via Miola e Cassina Ferrara.
C’è una circostanza che lascia quanto meno perplessi, di fronte alla mancata inaugurazione, e cioè che l’opera è stata ultimata sin da questa estate e più volte le autorità locali, saronnesi e anche dei Comuni della zona, avevano sollecitato la rimozione dei blocchi di cemento che impediscono alle auto di passare.
Operazione che secondo le informazioni in possesso alle amministrazioni locali si sarebbe dovuta svolgere appunto nelle scorse ore, ma che non è stata ancora eseguita.
Chi deve dare l’input all’azienda che si è occupata dei lavori?
Gli enti provinciali.Infatti, sebbene lunga soltanto una manciata di chilometri, la tangenziale detiene il record di partire dal Milanese, attraversare il Varesotto e la Brianza, arrivare nel Comasco. Insomma, proprio la burocrazia - mancavano i nullaosta delle autorità provinciali - ha sinora impedito l’atteso taglio del nastro.
È una vicenda praticamente infinita. Della tangenziale si parla da almeno trent’anni, ma l’occasione per realizzarla è arrivata soltanto qualche annetto fa quando il progetto è stato incluso alla opere collaterali dell’autostrada Pedemontana. I lavori sono iniziati nel 2015 con i carotaggi del terreni prescelti, in parte sul territorio di Saronno, e poi l’intervento si è sviluppato anche con relativa rapidità arrivando dunque a conclusione un paio di mesi fa, ma senza che la strada sia mai stata aperta benchè l’asfalto sia perfetto e ci sia la cartellonistica orizzontale e verticale.
Nei giorni scorsi c’era stata una riunione operativa al centro di Pedemontana a Lazzate. Durante la quale, presente anche l’assessore saronnese Dario Lonardoni (Lavori pubblici), era stata fissata come data di apertura quella del 4 ottobre.
A lavori in corso, a fine maggio 2015, si era registrato il rinvenimento, sotterrate proprio dove passa la nuova strada, di una grande quantità di armi risalenti alla Seconda Guerra mondiale (forse a suo tempo nascoste lì, era aperta campagna, dai partigiani); oltre sessanta pezzi, compresi cannoni da mortaio, mitragliatori, tante pistole e moltissimi caricatori. Il tutto in pessime condizioni ed ormai inutilizzabile: erano accorsi i carabinieri ed avevano preso in consegna tutto il materiale in vista della distruzione.
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