IL CASO
Tassa rumore, vogliamo i soldi
Già nella prima intervista a La Prealpina come nuovo presidente dei nove comuni del Consorzio Urbanistico Volontario il sindaco Filippo Gesualdi (Ferno) lo aveva messo bene in chiaro rimarcando come l’applicazione dell’Iresa da parte di Regione Lombardia rappresenti una delle questioni aperte nel suo mandato. Soprattutto ora, alla luce della doccia gelata proveniente dal Pirellone che, parole dell’assessore al bilancio Massimo Garavaglia in risposta ad una interrogazione di Paola Macchi (MoVimento Cinque Stelle), sembra non voler tornare indietro.
Alla rabbia della consigliera Macchi che ha parlato palesemente di «una grande presa in giro» si aggiunge quella del riconfermato presidente di Ancai (Associazione Nazionale Comuni Aeroportuali Italiani) e vicesindaco di Ferno Mauro Cerutti che, senza mezzi termini, pretende «i verbali della seduta del consiglio regionale, li porterò a Roma ad Ancai, noi non arretreremo». Pertanto il fronte di chi si oppone alla Regione e chiede di ripristinare il prima possibile la tassa sul rumore si amplia al neo presidente del Cuv Gesualdi che chiede un atto di rispetto nei confronti di quei comuni aeroportuali di Malpensa che di fatto convivono con i disagi provocati dal rumore. Argomenta Gesualdi: «La Regione ripristini la tassa sul rumore sospesa nel 2013, regioni come Lazio e Campania la stanno applicando, non riesco a capire il no della Lombardia».
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