SICUREZZA
Telefono al volante, multe raddoppiate
La polizia locale lancia la seconda campagna contro gli automobilisti distratti
Il telefono, mentre si guida un’auto, si può usare solo con l’auricolare. Ma sono ancora molti coloro che non rispettano questa importante norma di sicurezza. E i dati sono drammatici: il 20 per cento degli incidenti stradali è provocato da distrazioni dovute proprio all’uso di smartphone. Di più: il rischio di incidente per chi utilizza il cellulare durante la guida è fino a quattro volte superiore rispetto a chi non ne fa uso anche perché i tempi di reazione, è provato da vari esperimenti scientifici, si riducono del 50 per cento.
È per questi motivi che il Comando della polizia locale di Legnano, in questi giorni che precedono il Natale, ha deciso di lanciare una seconda campagna contro l’utilizzo del cellulare durante la guida.
Due i campi di intervento: sensibilizzazione e informazione attraverso volantini e manifesti, e servizi di controllo sulle strade. La multa è salata: 161 euro con decurtazione di 5 punti dalla patente.
«Usare un dispositivo elettronico - tornano a sottolineare dal comando di corso Magenta - abbassa la soglia di attenzione rendendola simile a quella di chi si trova in stato di ebbrezza alcolica. La distrazione durante la guida e la velocità sono le due maggiori cause di incidenti stradali nel territorio non solo cittadino. E i telefoni cellulari sono le principali cause di distrazione per chi guida». Nello specifico: scrivere un sms o whatsapp equivale a 10 secondi di distrazione e a percorrere 300 metri senza guardare la strada; un selfie distrae dalla guida per 14 secondi e significa guidare per 400 metri alla cieca; per consultare un social network ci vogliono 20 secondi, che a 100 chilometri orari significa percorre cinque campi da calcio al buio. Cosa si rischia si può ben immaginare.
Così i vigili di Legnano hanno deciso di applicare tolleranza zero: quest’anno le violazioni contestate ai conducenti per l’uso del cellulare durante la guida sono state 296 contro le 151 accertate nel 2016. Praticamente il doppio.
© Riproduzione Riservata