ANIMALI
Trappole dei bracconieri lungo il Ticino
Entrambe armate e pronte a scattare. Uomo fermato a Borgolavezzaro per l’utilizzo di munizioni non consentite
Scoperte due gabbie-trappole non autorizzate nella valle del fiume Ticino. Si trovavano nei boschi di Bellinzago Novarese e sono state rinvenute dai carabinieri forestali del gruppo di Oleggio. Entrambe sono state poste sotto sequestro. Una era armata con un'esca di pollame per la cattura delle volpi e l'altra con castagne, per attirare i cinghiali. Un altro intervento è stato effettuato dai forestali della stazione di Borgolavezzaro che hanno denunciato a piede libero un uomo che aveva utilizzato delle munizioni non consentite per la caccia agli ungulati. Il fucile e i proiettili sono stati sequestrati.
In queste prime settimane del 2024 i militari, nell'ambito di una campagna mirata alla protezione della fauna selvatica dalle pratiche di bracconaggio, hanno controllato oltre settanta cacciatori nel Novarese. Le verifiche hanno riguardato prevalentemente il divieto di servirsi di richiami elettro-acustici, e il rispetto della distanza di sicurezza di cento metri dalle abitazioni e di cinquanta dalle strade pubbliche, con particolare attenzione alla direzione degli spari, degli orari di inizio e di fine delle giornate venatorie, e dei confini delle aree dove quest'attività è vietata. In particolare, i sei nuclei dei Forestali stanno ricevendo dai cittadini un gran numero di segnalazioni riferite a colpi di armi da fuoco sentiti nelle vicinanze delle case.
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