Giappone
Tokyo torna a usare la forca, giustiziato detenuto
Amnesty: esecuzione riprese per convenienza politica
Roma, 25 giu. (askanews) - La giustizia giapponese ha eseguito la condanna a morte di Tsukasa Kanda, condannato per aver ucciso una donna nel 2007. Si tratta della prima impiccaggione da quando Yoko Kamikawa è diventata ministro della Giustizia. Lo scrive oggi il Japan Times.
L'ultima esecuzione era stata effettuata ad agosto dello scorso anno. Dopo la morte di Kanda, nel braccio della morte restano 130 condannati.
Kanda era stato condannato per aver ucciso nell'agosto 2007, assieme ad altre due persone, una donna di 31 ani a Nagoya. "Il suo crimine è stato spietato ed estremamente brutale", ha detto Kamikawa in una dichiarazione alla stampa dopo l'esecuzione. "Ho riflettuto molto - ha aggiunto - prima di dare il via libera all'esecuzione".
Il Giappone, assieme agli Stati uniti, è l'unico paese del G7 ad avere ancora la pena di morte nel suo ordinamento. Amnesty International ha attaccato oggi il governo di Tokyo. "Con il paese che guarda da un'altra parte (ai progetti di modifica sul ruolo dei militari del premier Shinzo Abe, ndr.), le autorità giapponesi hanno deciso che era conveniente riprendere le esecuzioni. Prendere così la vita di un uomo è politica da bassifondi", ha dichiarato Hiroka Shoji, ricercatore per l'Asia di Amnesty.
Un sondaggio diffuso dal governo a gennaio mostra che l'80,3 per cento dei giapponesi continua a ritenere la pena di morte "inevitabile".
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