LA SENTENZA
Torres salva, Pro Patria in D
Il Tribunale federale nazionale ha condannato la società sarda a 2 punti di penalizzazione contro la richiesta di retrocessione avanzata dalla Procura
Due punti di penalizzazione alla Sef Torres. Così ha sentenziato la mattina di giovedì 20 agosto il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Sergio Artico. Il collegio ha ufficializzato le sentenze relative ai procedimenti istruiti dalla Procura federale sulla base delle attività istruttorie avviate dalle Procure della Repubblica di Catania e Catanzaro.
Dunque la Pro Patria resta in serie D, laddove è retrocessa sul campo lo scorso giugno al termine dei playout. Per la propria posizione, rispetto agli illeciti contetstati ad alcuni suoi dirigenti, la società bustocca vedrà discusso il proprio deferimento dal prossimo mese di settembre. Difficilmente l'eventuale appello della Procura federale a questa sentenza di primo grado, produrrà effetti tali da consentire alla Pro Patria l'iscrizione alla Lega Pro per la retrocessione della Torres, visto che il Tfn ha giudicato comunque lieve l'illecito a carico della società sarda. Piuttosto non è affatto da escludere che a causa del comportamento illecito di alcuni suoi tesserati nello scorso campionato, la Pro Patria si ritrovi penalizzata in classifica a campionato di serie D in corso.
Di seguito ecco la sentenza del Tfn, pubblicata sul sito della Figc.
Il Catania viene posizionato all’ultimo posto della classifica del campionato di Serie B 2014/15 e dovrà ripartire dalla Lega Pro con una penalizzazione di 12 punti, oltre ad un’ammenda di 150.000 euro. Per il Presidente Antonino Pulvirenti, inibizione di 5 anni e ammenda di 300.000 euro, sanzionati tutti gli altri tesserati coinvolti Pablo Gustavo Cosentino (4 anni di inibizione e ammenda di 50.000 euro); Piero Di Luzio (inibizione di 5 anni e preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc, in continuazione, più ammenda di 150.000 euro).
Savona e Teramo vengono posizionate all’ultimo posto del proprio girone di Lega Pro e dovranno corrispondere inoltre ciascuna un’ammenda di 30.000 euro. Sanzionati anche numerosi tesserati: tra gli altri, per Luciano Campitelli (presidente del Teramo) e Aldo Delle Piane (presidente del Savona) inibizione di 4 anni e ammenda di 100mila euro.
Nei confronti delle altre società coinvolte, è stata disposta l’esclusione dal campionato di competenza con assegnazione da parte del Consiglio federale a uno dei campionati di categoria inferiore per il Città di Brindisi; sono stati comminati 5 punti di penalizzazione da scontarsi nella attuale stagione sportiva 2015-16 per la Vigor Lamezia, oltre ad un’ammenda di 25mila euro; 3 punti di penalizzazione per il Barletta (1 per Savona e Teramo e 2 per l'inchiesta giudiziaria Dirty Soccer), 2 punti per la Neapolis, la Sef Torres e il San Severo, 1 punto per L’Aquila (con ammenda di 25mila euro), Luparense San Paolo e Puteolana Internapoli. Per l’Akragas 2500 euro di ammenda; prosciolta la Paganese. Nei confronti dei tesserati coinvolti, sono state inflitte squalifiche e inibizioni.
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