IL DRAMMA
Tragedia di Gallarate, vicini sotto choc
Omicidio suicidio in casa. «Erano persone cordiali»
Non hanno dormito la notte i vicini di casa. E sono sotto choc, restano chiusi nel silenzio. Anche per rispettare la richiesta specifica delle autorità che stanno svolgendo le indagini sulla coppia di anziani, Nadia Gentili e Roberto Iuliano, trovata morta nella villa a pochi passi dal Sempione e dal centro.
Qualcosa emerge sui due coniugi che avevano una casa al mare e faceva la spola tra la residenza di Gallarate e quella delle vacanze. «Persone cordiali, riservate», raccontano i vicini, «Bravissimi», riferisce una vicina che vive nella stessa strada da oltre dieci anni.
Lui era un poliziotto in pensione e aveva il porto d’armi. Deteneva regolarmente la pistola (al momento non è stato reso noto il modello, ma ovviamente non si tratta di quella usata dalla polizia) che ha rivolto prima contro la moglie e poi contro se stesso. Lei, poco più giovane, era in pensione. Conducevano una vita agiata, oltre 50 anni di matrimonio e all’apparenza erano una coppia normalissima.
Di qui lo choc dei vicini. Increduli. In realtà non si sono accorti di molto: gli spari non sono stati sentiti, le operazioni di indagine sono state condotte con discrezione. A rendersi conto che qualcosa però era accaduto sono stati gli animali domestici dei vicini che hanno manifestato forti inquietudini.
Intanto ieri, sabato 6 aprile, la strada leggermente decentrata è rimasta avvolta dal silenzio. I residenti hanno preferito allontanarsi da casa. Al momento anche gli inquirenti che hanno stanno cercando di ricostruire la vita dei due anziani, frequentazioni e magari abitudini, quantomeno per accertare che davvero si sia trattato di un omicidio-suicidio e che la coppia non sia stata vittima di una aggressione finita nel sangue.
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