LA GARA
Tre Valli Varesine, vince Van Wilder
Il ciclista belga conquista a braccia alzate la 102esima edizione
Ha iniziato la fuga sulla salita di Morosolo, poi ha staccato gli inseguitori di 25 secondi, arrivando sul traguardo di via Sacco a braccia alzate: IIan Van Wilder ha conquistato la 102esima edizione della Tre Valli Varesine. Secondo sul podio, Richard Carapaz, seguito da Aleksandr Vlasov. Vittoria per certi versi inaspettata, quando alla vigilia i favoriti erano Tadej Pogacar e Primoz Roglic.
Il ciclista belga scrive così il suo nome nell’albo d’oro della storica gara, che quest’anno ha visto sfidarsi 172 corridori su un tracciato di circa 196 chilometri partito da Busto Arsizio.
A vincere è stata anche la provincia di Varese: per il territorio, una vetrina mondiale con le immagini trasmesse in 198 Paesi e con una copertura Rai che, tra gara maschile e gara femminile, oggi ha dedicato alla Tre Valli Varesine una diretta di oltre sei ore.
LA CRONACA DELLA GARA
Siamo a Busto Arsizio e le lancette dell’orologio segnano mezzogiorno quando viene dato il via alla 102esima edizione della tre Valli Varesine, ultima tappa del Trittico Regione Lombardia. Il percorso prevede 196,5 km che da Busto Arsizio portano a Varese. Dopo un primo tratto in linea di 46,5 km i corridori sono approdati a Varese, dove ad aspettarli c’erano dieci giri di circuito cittadino (otto corti e due lunghi). Il ritmo della gara si fa subito elevato. Alla testa del gruppo, che nelle prime fasi di gara rimane compatto, ci sono le squadre Jayco AlUla, Eolo-Kometa e Astana Qazaqstan, che si alternano in testa al plotone. Quando mancano circa 160 chilometri la Jumbo-Visma si porta avanti e detta il ritmo. Poco prima dell’ingresso nel circuito cittadino di Varese è Gianluca Brambilla della Q36.5 ad avvantaggiarsi di qualche secondo dal gruppo. Nel corso del primo giro del circuito, dopo la prima scalata del Montello, attaccano nove corridori: Samuele Battistella (Astana Qazaqstan), Remy Rochas (Cofidis), Francesco Busatto (Intermarché Circus Wanty), Gonzalo Serrano (Movistar), Ewen Costiou (Arkea Samsic), Erik Fetter (Eolo Kometa), Alessio Martinelli (Green Project Bardiani Csf Faizanè), Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team) e ancora Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team). Dietro di loro all’inseguimento ci sono Matteo Vercher (Total Energies), Natnael Tesfatsion (Lidl-Trek) e Kevin Vermaerke (Team DSM – Firmenich), che sono a 10’’ dai fuggitivi. Quando mancano meno di 140 km i fuggitivi hanno guadagnato un vantaggio di 4’ 30’’. Ewan Costiou, a causa di una foratura, perde più di un minuto rispetto al gruppetto di testa e verrà poco dopo ripreso prima dagli inseguitori Vercher, Tesfatsion e Vermaerke e successivamente sarà riassorbito dal gruppo. All’inizio del quarto giro il vantaggio degli otto fuggitivi è di 5’ 30’’.
IL GIRO DI BOA
Quando mancano meno di 100 chilometri dalla conclusione in testa al gruppo è irremovibile l’UAE Team Emirates. Gonzalo Serrano ha perso le ruote dei compagni di fuga, che ora è composta da sei corridori: Samuele Battistella (Astana Qazaqstan), Remy Rochas (Cofidis), Francesco Busatto (Intermarché Circus Wanty), Erik Fetter (Eolo Kometa), Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team) e Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team). Quando mancano 70 chilometri il gruppo, che è a 3’ minuti dai fuggitivi e 31’’ dagli inseguitori, pare voler cambiare le carte in tavola. Julian Alaphilippe è protagonista di un’accelerata quando mancano 67 chilometri. Il gruppo è allungato, il ritmo si alza sensibilmente e di conseguenza il ritardo dalla fuga scende a 2’ 49’’. Il francese Alaphilippe in discesa dimostra molta sicurezza ed eleganza, alle sue spalle si trova un gruppo di una ventina di corridori. A prendere le ruote di Alaphilippe è arrivato Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers). Gianluca Brambilla perde le ruote dei compagni di fuga in corrispondenza del rettilineo di via Sacco e viene ripreso da Alaphilippe e Sivakov. Quando mancano 60 chilometri al traguardo sono cinque i battistrada: Battistella, Rochas, Busatto, Fetter e Calzoni. A 2’ 15’’ resistono gli inseguitori Alaphilippe e Sivakov, a 20’’ segue il gruppo. Ben Healy accelera sul Montello e Aleksandar Vlasov si porta alla sua ruota. È solo quest’ultimo a raggiungere gli inseguitori Alaphilippe e Sivakov.
GLI ULTIMI 50 CHILOMETRI
Poco dopo, quando mancano circa di 50 chilometri dal traguardo, Alaphilippe, Sivakov e Vlasov vengono ripresi dal gruppo. All’inizio del penultimo giro lungo i cinque battistrada mantengono un vantaggio di 1’ 30’’, che diminuisce progressivamente e quando mancano 40 km è intorno al minuto. Dopo l’ascesa del Montello in gruppo c’è una caduta, in cui rimangono coinvolti alcuni corridori della Jumbo-Visma e della Lidl-Trek, tra cui Giulio Ciccone che è costretto ad abbandonare la corsa. Sulla salita di Morosolo al penultimo giro lungo dal gruppo scatta Ben Healy, ma Sivakov raggiunge le sue ruote. Adesso il vantaggio dei fuggitivi è di soli 12’’. Il danese Andreas Kron (Lotto Dstny) allunga sullo strappo tra Casciago e Morosolo. Intanto in fuga rimangono soltanto Busatto e Calzoni, alle loro spalle si trova un gruppetto di sette corridori e poco distante il gruppo. Wilco Kelderman (Jumbo-Visma) e Warren Barguil (Team Arkéa-Samsic) si portano sulle ruote degli italiani Busatto e Calzoni. Appena prima dell’ultimo giro Busatto abbandona il gruppetto che compone la fuga.
L’ULTIMO GIRO
Quando suona la campana dell’ultimo giro i tre fuggitivi sono a 18’’. Quando mancano 15 km in testa al gruppo ci sono Yates e Chaves, intanto davanti Calzoni impegna tutte le sue energie per rimanere in testa e avvantaggiarsi da Kelderman e Barguil, che vengono ripresi dal gruppo. Tadej Pogačar si porta in quinta posizione, mentre Roglič rimane più nelle retrovie, intorno alla ventesima posizione. Pogačar scatta sui pedali, seguito immediatamente da Roglič. Richard Carapaz si lancia all’inseguimento, dietro Enric Mas che riesce a raggiungerlo. All’inseguimento si aggiungono Ilan van Wilder, Michael Woods, Ben O’Connor e Filippo Zana. Sulla salita di Casciago il belga Van Wilder attacca e quando mancano meno di 5 km si porta a 16’’ dal gruppo, che vede la disperata rincorsa di Richard Carapaz, che si avvantaggia su Pogačar e Roglič e gli altri. A questo punto Ilan Van Wilder non verrà più ripreso dal gruppo, ma anzi aumenterà il suo vantaggio fino a 20’’ e raggiungerà in solitaria il traguardo di via Sacco. Secondo Richard Carapaz, terzo Aleksandar Vlasov, che in volata mette la ruota davanti a Primož Roglič che si aggiudica il quarto posto e Tadej Pogačar, in quinta posizione.
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