Crisi Marò
Tribunale L'Aia: Girone resterà sotto autorità Corte suprema India
Condizioni rientro marò vanno concordate tra Roma e Delhi
Roma, 3 mag. (askanews) - Italia e India dovrebbero concordare le condizioni del rientro in Italia del Fuciliere di Marina Salvatore Girone che comunque resterà sotto l'autorità della Corte suprema dell'India. E' quanto afferma l'ordinanza del Tribunale arbitrale dell'Aja che ha deciso che Girone, da oltre quattro anni in India, faccia rientro in patria fino alla conclusione del procedimento arbitrale, avviato dal governo italiano.
Il Tribunale arbitrale conferma l'obbligo per l'Italia di rimandare Girone in India nel caso in cui dovesse stabilire che l'India ha la giurisdizione sul caso della "Enrica Lexie", la vicenda che lo vede accusato da Nuova Delhi, insieme a Massimiliano Latorre, dell'uccisione di due pescatori al largo delle coste indiane del Kerala nel 2012.
Il Tribunale ha anche deciso che Italia e India dovranno trasmettere un rapporto allo stesso tribunale sulle misure concordate per il rientro e la permanenza in Italia di Girone e autorizza il presidente della corte a sollecitare le parti se entro tre mesi non avranno presentato il rapporto in questione.
Spetta alla Corte suprema indiana fissare le condizioni precise del rientro del Fuciliere Girone, afferma il Tribunale Arbitrale, sottolineando che per Girone potrebbero valere le stesse condizioni e garanzie applicate a Latorre. Ad esempio, spiega il tribunale, l'Italia dovrà garantire che Girone riporti ad una autorità in Italia indicata dalla Corte suprema indiana ad intervalli di tempo regolari, anche questi stabiliti dallo stesso organo indiano; al Fuciliere di Marina potrebbe anche essere richiesto dall'Italia di consegnare alle autorità italiane il suo passaporto e di non lasciare il Paese a meno che non sia la Corte suprema indiana ad autorizzarlo. L'Italia da paete sua dovrebbe informare la Corte suprema indiana sulla situazione di Girone ogni tre mesi.
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