Turchia
Turchia, raduno dei filocurdi contro golpe e stato di emergenza
Leader Hdp: "Detenzione per 30 giorni equivale a tortura"
Istanbul, 23 lug. (askanews) - Migliaia di attivisti filocurdi hanno manifestato oggi a Istanbul contro i golpisti, ma anche contro lo stato di emergenza dichiarato dal presidente Recep Tayyip Erdogan dopo il fallito colpo di stato del 15 luglio scorso.
Rispondendo all'appello del principale partito filo-curdo (Hdp), i manifestanti si sono riuniti in un quartiere della zona Nord di Istanbul, scandendo "No al colpo di stato!", mentre i relatori sono saliti sul palco dove è stato appeso lo striscione "No al colpo di stato, ora la democrazia!".
"Non vogliamo un colpo di stato militare", ha detto alla France presse Latifa, 30 anni, simpatizzante del Partito democratico dei popoli (Hdp). Poi ha aggiunto: "La politica di Erdogan non è a favore della democrazia. Noi vogliamo la democrazia, non la sua democrazia".
Dopo aver decretato nei giorni scorsi lo stato di emergenza, oggi Ankara ha annunciato altre misure, come la chiusura di un migliaio di scuole private e la proroga da quattro a 30 giorni della durata massima dello stato di fermo. "La detenzione per 30 giorni equivale a tortura", ha denunciato Selahattin Demirtas, leader del partito filocurdo e avvocato. "La lotta contro il colpo di stato è giusta, legittima, giustificata. Ma le misure che avete preso aprirà la strada a più ingiustizia", ha aggiunto. Demirtas, regolarmente preso di mira da Erdogan, ha chiesto quindi di mettere da parte "la rabbia, l'odio e la polarizzazione. La società si aspetta la pace". (fonte Afp)
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