POLEMICA
Turismo Varese, la vendetta dell'ex
Paola Della Chiesa, responsabile per anni dell'Agenzia del Turismo, attacca la nuova gestione della Provincia. La replica è durissima: "La gestione della signora Della Chiesa ci è costata 5 milioni di euro: ora sputa nel piatto dove ha mangiato"
Prima l’attacco frontale di Paola Della Chiesa, esuberante ex-direttrice dell’Agenzia del Turismo, nei confronti della politica di settore svolta dalla Provincia; ora la risposta di Paolo Bertocchi, pacato consigliere provinciale con delega a Turismo e patrimonio. Pacato, dicevamo, ma altrettanto diretto: «L’Agenzia della signora Della Chiesa ci è costata cinque milioni di euro, solo calcolando il denaro pubblico messo sul tavolo da Villa Recalcati e senza contare, quindi, quello sborsato dalla Camera di Commercio. Lo ricordo solo per rimarcare meglio come sia immorale che chi ha mangiato nel piatto della Provincia ora ci sputi dentro mettendo il naso in un comparto che, fra l’altro, è profondamente mutato rispetto a quando c’era lei. Basti dire che oggi viviamo del poco che abbiamo, dal momento che Regione Lombardia non ci ha dato una sola lira di finanziamento».
La questione che ha fatto saltare il banco è, a dire di Paola Della Chiesa, la cattiva gestione dello stand con cui l’ente di piazza Libertà s’è presentato domenica scorsa ad Agrivarese: materiale pubblicitario superato, disordine, approssimazione e persino ritardi nell’apertura. «Una proposta sciatta» è stato il commento finale. Bertocchi non ci sta e si arrabbia: «Non è la prima volta che la signora entra in merito a faccende che evidentemente non conosce. Non varrebbe la pena fare commenti se non fosse che parlare di sciatteria equivale a gettare discredito su un gruppo di dipendenti abituato a lavorare bene, ma in silenzio, senza clamori e facendo quello che può con le risorse molto limitate di cui dispone. La sua è semplicemente mancanza di rispetto, inaccettabile per chi fino a ieri è stata dirigente e ora attacca lo stesso ente dove ha lavorato».
Giudichino varesini e turisti se in questo momento storico si possa e si debba fare di più. Ma, mentre Bertocchi parla di «uno stand che domenica ha funzionato benissimo» e di «dati turistici positivi», Camera di Commercio sembra confermare la ripresa di interesse verso il territorio varesino. L’ultima statistica ufficiale, riferita all’intero 2014, parla di un incremento di arrivi pari al 3,8 per cento e di presenza del 3,6, numeri che in termini assoluti significato 40mila persone in più rispetto al 2013, con gli stranieri (statunitensi in testa) a farla da padroni con più 6,3 punti percentuali contro un modesto 0,8 degli italiani. Sull’altro piatto della bilancia ci sono, invece, le lamentele degli addetti ai lavori circa lo scarso appeal esercitato sul Varesotto da Expo, giudicata un’occasione straordinaria -ed irripetibile- per farci conoscere, ma gettata alle ortiche.
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