SERIE A XVII GIORNATA
Un derby da dimenticare
Milano troppo forte, nonostante le assenze, per un'Openjobmetis a sua volta menomata: Jenkins e Simon scatenati, proteste per l'espulsione di Moretti
Se il derby numero 172 Varese-Milano doveva rappresentare la "prova del nove" per un'Openjobmetis reduce da buone prestazioni e successi sia sul fronte interno che in Fiba Cup, i biancorossi hanno fallito completamente l'esame. Nonostante il "fattore PalaWhirlpool" e nonostante le numerose assenze (fuori Gentile e Hummel - ormai un ex - fuori all'ultimo momento anche Jamel McLean, dentro, ma a scartamento ampiamente ridotto dopo tre gare saltate, Stanko Barac), l'EA7 domina in lungo e in largo una gara che vive sul filo dell'equilibrio solo per un quarto, chiuso 12-13. Quando poi, nel secondo parziale, l'Olimpia allunga sospinta da un clamoroso Charles Jenkins (il "mastino" difensivo si trasforma per l'occasione anche in realizzatore principe, con un 12/16 complessivo dal campo - 3/4 da tre - e 31 punti) e Kruno Simon (23 punti con 5/7 oltre l'arco e 9 rimbalzi), per Varese - a sua volta priva di Cavaliero e Campani, oltre all'attesa ormai infinita di news sul fronte mercato - si fa notte. E ci si mettono pure gli arbitri, che al 16' cacciano dal campo Paolo Moretti (inutili, col senno di poi, le sue esortazioni alla squadra di giocarsi le proprie chance al 110% contro la capolista), reo di aver troppo insistito con le proteste per alcune decisioni "dubbie". Il che accende la rabbia dei tifosi ma, per assurdo, spegne le velleità della squadra, che sprofonda a -18 all'intervallo e non farà certo di meglio nella ripresa, chiudendo a -22 (86-64) ma dopo essere stata anche sotterrata da un margine di 36 lunghezze a quarto quarto iniziato. In una giornata che sancisce la leadership solitaria di Milano brava ad approfittare del ko di Reggio Emilia ad Avellino (ora l'Olimpia attende l'innesto di ben tre pezzi pregiati come Rakim Sanders, Mantas Kalnietis ed Esteban Batista), una brutta battuta d'arresto per l'Openjobmetis, la cui stagione naturalmente non deve vivere di "missioni impossibili" come questo derby (troppo marcata la differenza di valori in campo), ma che ha deluso proprio sul piano della solidità mentale dove era invece attesa alla conferma. Da salvare, sul fronte Varese, solo la prestazione di Brandon Davies, autore di una doppia doppia (18 punti e 10 rimbalzi, ma numeri ampiamente arricchiti nel garbage time del quarto tempo) e dell'ex di turno Kangur, malissimo sia in fase offensiva che nella metacampo difensiva i piccoli, certamente non esenti da colpe nella giornata di gloria di Jenkins (nelle precedenti sedici gare la guardia ex Stella Rossa "vantava" una media partita di 4,75 punti).
Openjobmetis Varese-EA7 Milano 64-86 (12-13; 22-40; 36-61)
VARESE: Davies 18 (7-15, 0-1), Faye 7 (3-5, 0-3), Wayns 10 (1-5, 2-7), Varanauskas (0-2, 0-1), De Vita 2 (1-1), Testa ne, Kangur 12 (2-2, 2-4), Rossi, Ferrero 3 (1-3, 0-3), Pietrini ne, Kuksiks 4 (2-2, 0-3), Galloway 8 (4-5, 0-3). All. Moretti
MILANO: Lafayette 5 (1-5, 1-4), Amato ne, Cerella 2 (1-1, 0-2), Macvan 13 (5-7, 0-2), Vecerina, Magro 8 (3-3), Pecchia, Cinciarini 2 (1-3, 0-1), Jenkins 31 (9-12, 3-4), Barac 2 (1-5), Simon 23 (3-3, 5-7). All. Repesa.
Arbitri: Sahin, Aronne, Borgioni
Tiri liberi: Varese 10/13, Milano 11/15. Rimbalzi: Varese 33 (Davies 10); Milano 33 (Simon 9). Totali al tiro: Varese 21/40 da 2, 4/25 da 3; Milano 24/39 da 2, 9/20 da 3. Valutazione: Varese 55, Milano 95.
Tecnici: Moretti 16’11” (18-33) e Cerella 36’04” (48-76). Espulso Moretti 16’55” (20-34).
Spettatori 4247, incasso 64.669 euro.
Altri servizi sulla Prealpina in edicola lunedì 25 gennaio
© Riproduzione Riservata