Una donna sindaco di Varese
Forza Italia ha messo in tavola, quasi ufficialmente, la candidatura di Luca Marsico, consigliere regionale con gavetta amministrativa partita da un Comune, passata per la Provincia e approdata quindi al Pirellone. La Lega tiene in caldo due ipotesi: Stefano Malerba, imprenditore di 50 anni, espressione della società civile, e quella di una figura di partito, un militante, che potrebbe essere l’assessore uscente Carlo Piatti, il segretario provinciale Matteo Bianchi o, retroscena dell’ultima ora, l’assessore regionale Francesca Brianza, dunque una donna in camicia verde per Palazzo Estense. L’opzione interna - candidato sindaco con tessera del movimento - è stata avallata dal segretario federale, Matteo Salvini, che ha incontrato lunedì a Milano una rappresentanza del direttivo cittadino, guidato da Marco Pinti. Il nuovo gruppo Varese Attiva, composto da parti di Forza Italia e dall’Udc (tutto?), ma soprattutto sostenuto da settori della società varesina, spinge con decisione per Malerba e ha confermato la sua discesa in campo. Questo il panorama del centrodestra (potenziale) in vista delle amministrative di giugno; un panorama dunque tutto in evoluzione. Non c’è un’intesa sottoscritta e a prova di bomba né sull’alleanza (chi ne farà parte), né sul candidato sindaco.
Oggi, quella di aspirante primo cittadino è una investitura che contempla almeno quattro cinque persone. Marsico appunto, che Forza Italia, l’altra sera, in un vertice informale col Carroccio, ha indicato come scelta migliore per competere col centrosinistra; Malerba, che la Lega non ha accantonato ma nemmeno sta incoraggiando, mentre gli azzurri non sembrano intenzionati a sostenere; Piatti, Bianchi o la suggestiva discesa in campo di Francesca Brianza, tutte opzioni insomma di casa lumbard da spendere in una corsa elettorale che, a quel punto, avrebbe una forte connotazione politica. Si vocifera inoltre che la vittoria di Davide Galimberti alle primarie del centrosinistra abbia suggerito alle componenti di centrodestra una riflessione in più per valutare quanto appeal sulla città potrà riscuotere il giovane avvocato del Pd. Di sicuro, non c’è fretta di decidere. Anche perché - come detto - la coalizione è tutta ancora da costruire.
Al momento infatti, l’unica alleanza sancita e irreversibile è quella del “patto per Varese”, siglato dal Carroccio con Fratelli d’Italia e Movimento di libero, forza civica capitanata dal consigliere comunale Alessio Nicoletti.
Incontri in programma? Zero, Almeno di ufficiali. Il centrodestra o quello che sarà del centrodestra, uscirà allo scoperto a gennaio o forse febbraio. Nella convinzione che giocare troppo d’anticipo... logora.
Salvini, al quale si sono rivolti appunto i vertici varesini per farsi consigliare, ha dato dunque mano libera anche alla candidatura a sindaco di una figura interna al partito. Fratelli d’Italia, nel frattempo, chiede un incontro urgente tra tutte le forze alleate o da alleare per «definire in maniera seria e coerente il perimetro della coalizione» e «il candidato che ad oggi la Lega ha indicato in Malerba»; questo il commento di Fabio Fedi, segretario provinciale del partito di Giorgia Meloni. «L’elettorato di centrodestra - ha aggiunto Fedi - rischia di sentirsi disorientato in questa situazione di incertezza».
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