CEV CUP
Uyba, l’impresa è possibile
Kazan favorita, ma sabato 15 (ore 18) le farfalle possono ribaltare l’esito della finale grazie a tre fattori: pubblico, ricezione e prestazione delle singole
Fiducia e la convinzione di provarci che arrivano dalla constatazione che la Dinamo Kazan è forte ma non quanto si potesse pensare prima di averla affrontata sul suo campo. I quattro set di martedì in Russia che hanno spostato dalla parte della squadra di Gilyazutdinov il pronostico per la vittoria finale in Cev Cup, hanno anche messo l’ Uyba nella condizione di non ritenere impossibile la rimonta che passa da un successo 3-0 o 3-1 e dal Golden set, unico percorso che può dare a Busto la coppa. Tre i fattori chiave sui quali le biancorosse possono far leva per “travolgere” la Dinamo: il pubblico, la prestazione delle singole e la ricezione. Quanto al pubblico, sfiorata quota 3000 nelle prevendite, si attende per domani un ultimo guizzo in alto anche se la vigilia di Pasqua, l’orario e la diretta tv (e forse anche il ko dell’andata) non creano le condizioni migliori per il pienone: l’occasione di spingere la squadra a un successo inatteso però è ghiotta in quella che potrebbe pure essere l’ultima uscita della stagione in viale Gabardi.
Capitolo singole: a Kazan la prestazione sotto tono di Martinez è stata fatale perché senza la dominicana è pressoché impresa impossibile vincere contro squadre di prima fascia. Brayelin ha patito la pressione della finale andando in crisi in ricezione e pagando anche in attacco. In casa generalmente gioca molto meglio confortata dal calore della gente: migliorare la gara di martedì nei numeri e nell’impatto non sarà difficile, salire a livelli della doppia sfida di Coppa con Casalmaggiore sposterebbe gli equilibri dalla parte biancorossa. Anche Diouf può e deve fare meglio: sta gestendo un problema al ginocchio preservandosi probabilmente per i futuri impegni (anche azzurri) ma Busto non può prescindere da una percentuale d’attacco della sua opposta che superi almeno il 40%. Contro Casalmaggiore nella sfida dei playoff è rimasta in campo cinque set con percentuali d’attacco e d’efficienza troppo bassi: con Vasilantonaki che da opposta ha dato segnali importanti, Mencarelli non potrà ancora una volta “andare a sbattere” senza effettuare un cambio. In sintesi la questione prestazioni delle singole è riassumibile così: se Busto gioca davvero tutte le sue carte tecniche e tattiche, la Dinamo Kazan finisce sotto.
Ma giocare al meglio presuppone una ricezione che consenta a Signorile di chiamare al lavoro costantemente le centrali e di poter scegliere dove appoggiarsi nel gioco sulle bande. Ci sono dati preoccupanti però nel fondamentale e riguardano il peggioramento di Martinez che, giusto per portare un esempio, a novembre a Bergamo stampava a tabellino un 72% di positiva e un 56% di perfetta su 32 colpi in casa della Foppa e che ora fatica ad arrivare al 30% quando non naufraga del tutto come è successo martedì al Saint Petersburg Hall. Ci sono state partite nelle quali l’Uyba è riuscita a nascondere questo problema, ma quando anche Fiorin va in affanno nel fondamentale, vincere diventa una chimera. Pubblico, impatto delle singole, ricezione: tre fattori per un’impresa che, come detto, non sarebbe un miracolo tecnico ma che è tecnicamente alla portata di una squadra che deve mettersi ed essere messa nella condizione di scaricare sul campo quel che ha.
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