IL RAGGIRO
Vacanze fantasma: trenta truffati
Agenzia di viaggi di Laveno chiude dopo aver incassato i soldi dei clienti: «Siamo falliti, ci dispiace»
«Disegnamo la vostra vacanza», si legge sul sito dell’agenzia Maxxi Viaggi di piazza Vittorio Veneto 10 a Laveno Mombello.
Peccato che il cartello comparso sulla vetrina sia chiarissimo: «Chiuso».
Altro che vacanza: dalla fine della scorsa settimana tutti i viaggi sono saltati, così dietro a questa scritta ci sono storie di ferie - pagate al completo - ma mai godute.
L’agenzia è fallita, è stata la spiegazione data a qualcuno che, almeno, è riuscito a parlare con chi la gestiva.
Il copione è sempre lo stesso, le mete prescelte dai vacanzieri mancati molto diverse.
C’è la coppia di sposini che aveva prenotato il viaggio di nozze per oltre seimila euro, la coppia che avrebbe volentieri festeggiato il venticinquesimo di matrimonio a Ibiza, i quattro amici che dovevano recarsi in Sicilia a giorni per una settimana di vacanza al mare.
Storie diverse, destino comune a tutti: in molti si sono recati alla caserma dei carabinieri con un unico obiettivo, fare denuncia per truffa.
«Io dovevo partire lunedì 4 settembre per una vacanza in Sicilia, con mia moglie e una coppia di amici - racconta un lavenese -. Avevamo saldato tutta la quota, circa tremila euro, ai primi di agosto per la mezza pensione e il biglietto della nave. Qualche giorno dopo, già pronti a ritirare i voucher, mi ha contattato chi gestisce l’agenzia dicendomi che il suo capo «aveva fatto crac» e l’agenzia era fallita, invitandomi a prendere contatti con la loro assicurazione che avrebbe valutato se potevamo ottenere il rimborso. E ha aggiunto che le prenotazioni erano in essere con l’hotel, “se volete andare dovete però pagare tutto di nuovo. Questo me lo ha confermato anche il tour operator siciliano, che ci ha detto di non aver mai ricevuto la somma pattuita dall’agenzia lavenese».
Un incubo nel quale sono finora precipitate almeno una trentina di persone. E che forse qualcuno, con prenotazioni per le prossime settimane, ancora non conosce, quindi potrebbero essere ben di più le vittime della truffa.
«Ho sempre fatto tutto da solo, questa volta ho pensato che, con la nave e tutto il resto, prenotare in agenzia sarebbe stato più semplice e più sicuro: guardi il risultato», allarga le braccia sconsolato lo sfortunato turista mancato.
Qualcuno ha cercato di saperne di più, si è informato con altri lavenesi: in paese la voce ha cominciato a correre in poco tempo. E le denunce per truffa contro il titolare dell’agenzia di viaggi ora sono tante. Così tante che già si pensa a una class action: sfumato il viaggio, che almeno si riesca a recuperare le somme spese.
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