IL BILANCIO
Varese: 30 morti sulle strade in un anno
Quarta provincia lombarda per incidenti (2.196). Tragica l’ora tra le 2 e 3 di notte. Il costo sociale: 281 euro pro capite
In un anno si sono verificati in Lombardia 28.786 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 402 persone e il ferimento di altre 37.912. Il bilancio di riferisce al 2022.
DUE VITTIME IN PIÙ
In provincia di Varese sono stati 2.196 gli incidenti, con 30 morti e 2.884 feriti. Dati in leggero aumento rispetto all’anno precedente (più 98 incidenti, due vittime e 148 feriti in più). In provincia di Como, tanto per fare un raffronto con una realtà geografica confinante e simile, gli incidenti nel 2022 sono stati molti di meno (1.366) ma con uguale numero di morti (30). Milano (12.613), Bergamo (2.700) e Brescia (2.840) le province lombarde con un numero di incidenti maggiore a quello di Varese.
COSTO SOCIALE: 281 EURO PRO CAPITE
Il costo sociale degli incidenti avvenuti nel 2022 in Lombardia è stimato in 2,8 miliardi di euro (281 euro pro capite). I dati sono stati forniti oggi, venerdì 17 novembre, dall’Istat.
IL RISCHIO, ECCO DOVE
Nel 2022 il maggior numero di incidenti (22.198, il 77,1% del totale in Lombardia) si è verificato sulle strade urbane, provocando 186 morti (46,3% del totale) e 27.787 feriti (73,3%). Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano su tutte le categorie di strada ma l’incremento maggiore si verifica sulle strade urbane (+11,8%), seguite dalle autostrade (+10,6%) e dalle altre strade (+10,1%).
Sulle strade urbane il 44,1% dei sinistri stradali si verifica su un rettilineo, percentuale che sale al 59,6% sulle strade extraurbane. In ambito urbano, gli incidenti che avvengono presso un’intersezione rappresentano il 27,6% del totale, seguono quelli che si verificano agli incroci (14,0%), nei pressi di una curva e di una rotatoria (6,6% per ciascuno dei due ambiti).
Lungo le strade extraurbane il 19,2% degli incidenti si verifica in curva, l’8,0% nei pressi di un’intersezione, il 5,5% di una rotatoria e il 5,3% di un incrocio.
ORE PIÙ PERICOLOSE
Nel periodo gennaio-aprile si sono registrati in Lombardia 8.655 incidenti (30,1% del totale) mentre tra maggio e settembre, in coincidenza del periodo di maggiore mobilità per vacanze, se ne contano 12.846 (il 44,6% di quelli avvenuti durante l’anno), in cui hanno subito lesioni 16.858 persone (44,5%) e 194 sono decedute (48,3%).
Il 79,0% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 21 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le due e le tre del mattino (4 morti ogni 100 incidenti) e tra le cinque e le sei (3,6 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (1,4).
WEEKEND NERI
Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 43,5% degli incidenti notturni, il 52,8% delle vittime e il 47,5% dei feriti. L’indice di mortalità dei soli incidenti notturni è pari a 2,5 decessi ogni 100 incidenti. Il valore più elevato si registra il sabato notte (3,6%).
SCONTRI FRONTALI
La maggior parte degli incidenti stradali in Lombardia avviene tra due o più veicoli (72,7%); la tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale (9.329 casi, 77 vittime e 12.494 feriti), seguita dal tamponamento (5.321 casi, 38 decessi e 8.202 persone ferite).
La tipologia più pericolosa è lo scontro frontale (5,2 decessi ogni 100 incidenti), seguono l’urto con ostacolo accidentale (2,8 decessi ogni 100 incidenti) e la fuoriuscita (2,3 decessi ogni 100 incidenti). Gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 2,2 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli (1,1 decessi).
CAUSE: PRECEDENZE E GUIDA DISTRATTA
Le cause: il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata). I tre gruppi costituiscono complessivamente il 42,1% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 21,0%, mentre l’elevata velocità ed il procedere senza mantenere la distanza di sicurezza seguono, rispettivamente, con il 13,3% ed il 13,1% di casi.
VITTIME: GIOVANI E ANZIANI
Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per la classe di età 15-29 anni (5,9 per 100mila abitanti) e per quella 65 e oltre (4,8 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 69,9% delle vittime e il 72,8% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 12,9% dei morti e il 18,6% dei feriti, i pedoni il 17,2% dei deceduti e l’8,7% dei feriti.
PEDONI COINVOLTI: OVER 65
Il 60,9% dei pedoni rimasti vittima di incidente stradale appartiene alla classe di età over 65 mentre il 54,2% dei pedoni feriti ha più di 44 anni.
© Riproduzione Riservata