SOLIDARIETÀ
Varese: 700 famiglie aiutate. Eppure il piatto piange
Banco Alimentare Nonsolopane. Più pacchi alimentari, meno cibo donato
«Gli alimenti forniti durante il primo trimestre del 2024 sono stati pari a 38 tonnellate, il 22 per cento in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso». Dal Banco Alimentare Nonsolopane di via Monte Santo a Varese non arrivano buone notizie. L’onda lunga della crisi economica che pesa anche a livello locale, unita alle incertezze del momento su scala planetaria, continua a farsi sentire pur in un contesto sociale come quello varesino che non è certo messo peggio che altrove.
QUALCHE NUMERO
Anche perché le persone aiutate dalla onlus allo scorso 31 marzo sono state 2254 (701 nuclei familiari), vale a dire 4 punti percentuali in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La nazionalità delle persone in difficoltà socioeconomiche è formata dal 53 per cento da italiani e per il resto da cittadini di provenienza extraeuropea e anche questo è un dato che fa riflettere perché ribalta l’idea che ad avere bisogno siano in primo luogo coloro che fuggono da aree del mondo dove imperversano guerre, carestie, epidemie.
ACQUISTI DIRETTI
Insomma il piatto piange, è il caso di dire viste le finalità statutarie di Nonsolopane: a fronte dell’aumento delle persone richiedenti aiuto si è registrata una diminuzione del quantitativo degli alimenti forniti dall’Agea (Agenzia Governativa per le Erogazioni in Agricoltura) sopperita parzialmente dalle donazioni delle famiglie del territorio e da acquisti effettuati direttamente da Nonsolopane.
UN’AVVENTURA CONTINUA
Un quadro non proprio roseo, eppure chi impegna un po’ del proprio tempo a tenere in vita questa realtà così importante preferisce porre l’accento sugli aspetti positivi: «La nostra attività è un’avventura continua. Nasce e cresce grazie al desiderio di andare incontro a chi vive nel bisogno partendo dalla necessità più concreta: quella alimentare. L’esperienza sul campo ci mostra che insieme al bisogno di cibo, esiste spesso anche un grande desiderio di rapporti umani autentici. Chi è nel bisogno infatti è più facilmente solo, triste, con poche speranze di cambiamento e questo rende la sua situazione ancora più difficile».
«SIATE PROTAGONISTI»
E ancora: «Incontrare il bisogno concreto di tante persone abbracciandolo permette l’accadere di qualcosa di imprevisto. Volontari e persone in difficoltà riscoprono insieme la bellezza del dono e della gratitudine, dimensioni positive che vanno al di là delle necessità materiali. Il nostro caloroso invito a tutti i cittadini è di essere loro stessi protagonisti nell’aiuto a queste persone in difficoltà socioeconomiche, contribuendo alla costruzione del bene di tutti insieme a Nonsolopane e a tutte le realtà caritative e solidali della città».
FRUTTA E VERDURA FRESCHE
Come tutta la rete dei Banchi di Solidarietà, Nonsolopane è attivamente impegnata nella lotta allo spreco. Per questo motivo dal 2014 è iniziata la raccolta anche di frutta e verdura fresche che vengono poi trasformate in conserve che vengono distribuite alle famiglie bisognose, arricchendo il “pacco tradizionale” di bontà e genuinità. Il laboratorio di trasformazione alimentare è stato realizzato grazie all’aiuto di tanti soggetti, aziende, istituzioni pubbliche, semplici privati e vede la partecipazione stabile di 20 volontari che producono annualmente circa 18mila vasetti di marmellate e conserve.
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