IL FUTURO È ADESSO
Varese, imprese: la sfida della sostenibilità
Un programma messo a punto da Confartigianato per le Pmi
Accompagnare le Pmi piccole e medie imprese) in un processo di evoluzione urgente che, secondo le stime, è ritenuto strategico da 7 imprese su 10. Ovvero: prepararsi a confrontarsi con ESG e sostenibilità.
Per questo il Gruppo Confartigianato Artser ha messo a punto un programma e un percorso di avvicinamento ai criteri ESG che si snoderà lungo tutta la prima parte dell’anno con l’obiettivo di sensibilizzare, informare e affiancare le Pmi nel processo di cambiamento.
Il progetto è stato presentato oggi, mercoledì 6 dicembre, in conferenza stampa e nell’occasione è stato infatti ricordato come il 2024 sarà l’anno dell’ESG e, con questo acronimo che riconduce alla sostenibilità, non dovranno confrontarsi, come prevede la norma europea, solo le grandi aziende. Infatti, le piccole, spesso sub-fornitrici di imprese di più importanti dimensioni, saranno chiamate dal mercato, dai clienti, dal sistema bancario e dai consumatori a fare altrettanto. Insomma, tutte le imprese ne sono coinvolte.
A partire dalle grandi fino a quelle che operano in subfornitura per le quali l’applicazione delle normative e dei criteri ESG vengono richiesti da clienti, fornitori e dagli istituti bancari. Com’è facile comprendere, si tratta di una vera sfida, perché chi non si adeguerà ai principi ESG rischierà di perdere importanti fette di mercato e credito, sempre più concesso sulla base del “rating di sostenibilità”. «Il mondo delle certificazioni è vasto e quindi abbiamo voluto programmare questa serie di iniziative per accompagnare le imprese in questa percorso: bisogna iniziare da subito. Per ogni azienda sarà previsto un avvicinamento ad hoc, perché ognuna ha bisogno» ha spiegato Elena Ambrosoli, chief manager marketing e commerciale di Artser.
Il ciclo di appuntamenti inizierà il 13 dicembre alle 18 con l’incontro “La sostenibilità in azienda: cosa vuol dire? Cosa devi fare oggi e cosa ti sarà richiesto domani? Quali sono i rischi? Quali opportunità di ricavi?”, per concludersi a giugno con un evento di educational entertainment.
Adottare e comunicare i principi ESG è, d’altronde, necessario per generare fiducia su quattro livelli: tra i clienti (che effettuano le loro scelte valutando la sostenibilità del fornitore), sul mercato (che esprime interesse e attenzione per le aziende che adottano politiche di sostenibilità), nelle persone (che scelgono anche in base ai principi di sostenibilità dove lavorare) e tra le istituzioni (banche comprese) che erogano credito, agevolazioni e finanziamenti misurando il tasso di sostenibilità raggiunto.
«Sostenibile è ciò che esprime fiducia, perché appare credibile e certo», le parole del direttore generale di Artser, Mauro Colombo. Ma affinché l’equazione sia tale, tuttavia, la credibilità deve essere documentata attraverso appositi report (già obbligatori per le aziende sopra una certa dimensione) e la certezza-garanzia deve essere espressa in termini di continuità e stabilità.
Per tirare le prime somme, le aziende, grandi e piccole che siano, hanno davanti a sé un bivio: aderire o meno al principio della sostenibilità. E farlo subito, senza perdere troppo tempo. A seguire dovranno scegliere la modalità con la quale aderire. Il tutto, valutando cosa sono disposte a dare ai propri clienti, al mercato di riferimento e alle istituzioni con le quali si relazionano. «Il nostro sistema è orientato alla sostenibilità. Ha la responsabilità sociale di accompagnare e guidare le imprese nei momenti di cambiamento, fornendo soluzioni, strumenti e persone valide professionalmente. Lo ha fatto nel passato (durante la crisi finanziaria e in occasione della pandemia) e lo sta facendo oggi – afferma ancota Colombo - La missione è fornire opportunità e soluzioni pratiche e concrete alle imprese. La nostra organizzazione è compliance con la sostenibilità Esg: non potremmo viceversa essere credibili. E lo è innanzitutto dal punto di vista ambientale, grazie alla riduzione di consumi e di emissioni CO2, a una policy di contenimento energetico e alla scelta di attivare una piattaforma digitale che consente di evitare spostamenti fisici fra clienti, persone e imprese».
Il Gruppo Artser si distingue anche per l’aspetto sociale, grazie all’attività di società senza fini di lucro (Moa, Mutua ospedaliera artigiani e Fondazione San Giuseppe) e all’adozione, ormai decennale, di politiche di welfare, flessibilità e parità di trattamento nei confronti dei propri collaboratori. La compliance si estende anche all’ambito governance.
«Affidarsi al Gruppo Artser è pertanto un modo per sperimentare gli effetti positivi della sostenibilità e dei principi ESG, oltre che un’occasione per trasformare un vincolo in una possibilità per il futuro dell’azienda» conclude Colombo. Così Jacopo Brioschi, coordinatore area innovazione e sviluppo Artser: «Con questo progetto si apre un nuovo modo di affiancare l’impresa, un percorso che da compiere per le aziende, senza demagogie né paure». Perché quel che sembra il futuro, in realtà è già presente. Non a caso il percorso ESG ruota attorno al claim “Il futuro è oggi”. Per iniziare questo percorso occorre che le aziende inizino a conoscersi, a capire quali obiettivi perseguire nell’ambito dei criteri ESG e a scegliere attraverso quali strumenti attuarli: per questo è utile un assessment preliminare.
Per l’iscrizione al primo dei sette eventi, in programma il 13 dicembre alle ore 18 a Origgio (via Saronnino, 86) con Stella Gubelli (economista della Cattolica), Jacopo Brioschi (Artser) e Davide Baldi (esperto ambientale di Faberlab powered by Arburg): https://artser.typeform.com/ESG-13DIC.
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