GIOIA E SPORCIZIA
Festa di laurea e strada sporca: lo sfogo del docente
Adriano Martinoli, che insegna all’Università dell’Insubria, interviene su FB pubblicando le foto del selciato di via Dunant ricoperto di plastica colorata: «Discarica permanente»
Via Dunant 3, a Varese, uno degli accessi al Campus di Bizzozero dell’Università dell’Insubria., Il selciato è ricoperto di plastica colorata e altri “resti” di festeggiamenti di neolaureati. «Una discarica permanente» la descrive il docente dell’ateneo varesino, Adriano Martinoli, all’interno di un post sfogo su Facebook in cui si domanda se l’unico modo possibile di festeggiare una laurea sia quello di «lordare il suolo pubblico». Il docente si definisce «triste» per ciò che vede, ma in coda al post trova lo spunto di far germogliare, da «una situazione di evidente degrado» una proposta costruttiva.
IL POST DI MARTINOLI
«Perché oggi sono triste?...anche se forse dovrei essere arrabbiato più che triste, di fronte a questa sconcertante situazione.
Eh già, perché all'uscita di Via Dunant 3 a Varese, uno degli accessi al Campus Bizzozero dell'Università degli Studi dell'Insubria, l'Ateneo presso il quale orgogliosamente lavoro...questo è quello che troviamo. Per l'ennesima volta… Come mai?
Perché dopo una giornata che per alcuni è giustamente gioiosa, un momento che rappresenta la fine di un percorso, quello universitario appunto, con la discussione della tesi di laurea... ebbene l’unico modo di festeggiare che salta in mente a neolaureati, genitori, amici e parenti qual è? Quello di sparpagliare (e variegate altre lordure...) ovunque. Per un effimero momento di brio collettivo, un conformismo pecoreccio che uniforma tutti all’adozione acritica di questo comportamento festaiolo che pare imprescindibile: sparacchiare plastica colorata. Una omologazione comportamentale che, per quei pochi ed effimeri secondi, utili solo ad immortalare una nube colorata che avvolge un gaudente neolaureato, trasforma poi in una permanente discarica il selciato. Davvero non è possibile fare altro? Può essere vero che nessuno si fa scrupolo di lordare il suolo pubblico?
Ditemi, per cortesia, che non può essere solo così...so bene che non è questo il primario "male" del mondo, ma certamente questi atteggiamenti danno contezza di un suo declino...ahimé
PS perdonate il mio cercare di vedere sempre "il positivo in ogni negativo", ma non potrebbe diventare una opportunità per qualche gruppo di giovani intraprendenti, che con una apposita startup "convogliano" e "dirigono" i festeggiamenti con modalità adeguate e in spazi controllati, magari in sinergia proprio con l'Università e il Comune trasformando una situazione di evidente degrado in business utile per tutti?»
© Riproduzione Riservata