LA POLEMICA
Varese, Lega: «Folla a Varese? Ma va là, sembrava lockdown»
Marco Bordonaro, segretario cittadino del Carroccio, smentisce l’entusiasmo del Comune per l’affluenza alle iniziative delle feste
Il Comune di Varese ha fornito lunedì 8 gennaio, un bilancio molto positivo per ciò che riguarda il numero di visitatori alle iniziative natalizie e delle feste in città. Oggi, martedì 9 gennaio, la risposta della Lega che “raffredda”, anzi congela gli entusiasmi.
«Non capiamo il trionfalismo del vicesindaco Perusin: è stato il Natale più sottotono degli ultimi vent'anni a Varese»: questo il giudizio di Marco Bordonaro, segretario della Lega di Varese.
«Varese, così non va: non si possono sempre nascondere i problemi e mistificare la realtà. I numeri sbandierati, al di là del dubbio metodo di calcolo su cui interrogheremo l’Amministrazione, sono semplicemente ridicoli per un capoluogo di provincia come Varese, città transfrontaliera e vicina a realtà come Como, Milano e ai laghi. Certi numeri non fanno che confermare la pessima amministrazione della nostra città anche in questo ambito» aggiunge Bordonaro.
E ancora: «Le 180.000 persone in un mese ai Giardini Estensi, al di là del discutibile metodo di conteggio, sono davvero poche per una città di ottantamila abitanti che è anche capoluogo di una provincia che di abitanti ne ha quasi novecentomila. È segno che le luci di Natale ai giardini non sono state particolarmente gradite, come ci hanno segnalato in molti». «Inoltre - continua Bordonaro - solo io sarò passato da lì una dozzina di volte, per tanti motivi. Sono stato conteggiato come dodici visitatori?».
«Le iniziative - incalza ancora il segretario cittadino della Lega - sono state quasi inesistenti. Il Capodanno a Varese, poi, è diventato tradizionalmente un deserto con zero iniziative mentre in molte altre realtà si fanno feste e concerti in piazza. La nostra città sembrava in lockdown, manco ci fosse ancora il Covid».
«La ricetta vera per rendere di nuovo attrattiva la nostra città è favorire l’accessibilità: Varese rischia di non essere più famosa come Città Giardino ma come “città delle code di auto” e dei pochi costosissimi parcheggi. Il commercio, infatti, ne risente - osserva Bordonaro - e chiudono perfino i negozi storici come Molinari. Questo Natale lo festeggiano solo i centri commerciali, dove il parcheggio è gratuito e non manca mai».
Sempre Bordonaro: «Andrebbe fatto lo stesso discorso per il Sacro Monte, uno dei nostri patrimoni Unesco: va fatto vivere, e potenzialmente può raddoppiare i visitatori, ma la sinistra al governo in Comune fa solo comunicati stampa, promesse e piste ciclabili completamente inutili. Il nostro Sacro Monte, vero gioiello religioso, artistico e turistico andrebbe reso più accessibile possibile, con parcheggi sia nei pressi del Santuario sia alla prima cappella oltre che nelle vicinanze della funicolare, organizzando inoltre frequenti eventi e una campagna promozionale ad hoc»
«Facendo due conti, la funicolare ha portato, in media, 125 viaggiatori al giorno: sono sessanta biglietti di andata e ritorno? O la giunta di sinistra conta i coperchi come se fossero pentole?» conclude il segretario dei Lumbard.
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