SANITA’
Varese, medici in sciopero. Ma al lavoro
Gli oncologi hanno aderito alla protesta non indossando il camice
Lo sciopero nazionale di medici e infermieri ha toccato ovviamente anche le latitudini varesotte. Ma, in alcuni casi, con modalità diverse. Ad esempio, i medici dell’Oncologia degli ospedali di Varese e di Tradate hanno deciso di aderire allo sciopero però, vista la delicatezza della patologia, in un maniera particolare. Quale? Hanno ricevuto comunque i pazienti, effettuando le visite già concordate, ma hanno deciso di non indossare il camice, simbolo universale di che esercita la professione medica. Scandendo uno slogan, ossia «scamiciamoci».
«Abbiamo deciso di lavorare comunque - hanno spiegato alcuni professionisti -, pur condividendo nel merito le motivazioni dello stato di agitazione. Non potendo, in tutta coscienza, rimandare le visite, abbiamo deciso di lanciare un segnale comunque, non indossando il nostro camice».
Quella di oggi, martedì 5 dicembre, per la sanità è una giornata nera, con una adesione allo sciopero che, su scala nazionale, si attesta attorno all’85 per cento. Medici ed infermieri hanno deciso di incrociare le braccia per 24 ore. Ma la protesta non si esaurirà con la giornata di oggi. Il 18 è infatti in programma un nuovo sciopero deciso dalle altre sigle della Intersindacale medica. Sotto attacco è la manovra, che «non tutela medici e cittadini», e lo slogan unico è «Salviamo il Ssn».
Intanto, governo e partiti lavorano per risolvere il nodo dei previsti tagli alle pensioni della categoria. «Contiamo di poter depositare gli emendamenti» alla manovra «entro questa settimana», ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani al termine della riunione con maggioranza e opposizione, raccontando di aver «appena parlato con Giorgetti» e spiegando che il lavoro sulle modifiche, comprese quelle relative ai medici, è ancora «in corso». Sul tavolo, ormai da settimane, la revisione della norma della manovra che prevede una stretta sulle pensioni dei sanitari e di una serie di altre categorie tra le quali dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari.
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