L’INIZIATIVA
“Varese nascosta” a caccia di tesori
Il gruppo Facebook divenuto associazione culturale catalogherà le opere custodite nell’ex caserma Garibaldi
Nasce come gruppo Facebook e diventa, a furor di iscritti sul web, anche associazione culturale. “La Varese nascosta” è oggi una fucina di aneddoti e immagini storiche, studi e riflessioni. Con l’ambizione di contribuire a far riscoprire... la Varese nascosta.
E in questo solco si colloca la proposta fatta dal presidente, Andrea Badoglio, già candidato sindaco, al nuovo primo cittadino, Davide Galimberti: catalogare e spiegare le opere, tra statue e reperti, che sono custodite nell’ex caserma Garibaldi e, si presume, in un locale chiuso sotto lo stadio “Franco Ossola”. Badoglio ne ha parlato di persona con Galimberti. E la risposta è stata affermativa.
Lunedì 22 agosto infatti il sindaco ha inviato una mail a “Varese nascosta” con la quale autorizza l’ingresso nell’ex caserma Garibaldi per visionare le statue presenti e approfondire la loro storia, il loro pregio.
Già oggi, Badoglio insieme a Fausto Bonoldi, noto giornalista varesino, già caporedattore della Prealpina, il professor Renzo Talamona e un altro esperto di varesinità e arte, Fausto Brianza, incontrerà l’architetto Mauro Maritan, funzionario dell’assessorato ai Lavori pubblici, per concordare la data della visita dentro all’ex caserma e le modalità di studio sulle opere, tra cui la statua originale del Garibaldino.
Articolo completo sulla Prealpina di martedì 23 agosto.
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