FIBA CHAMPIONS LEAGUE
Varese perde ancora
Paok più incisivo, Dom Johnson non basta: 78-69
Finisce con un tiraccio di Bryant da metà campo e qualche centinaio di nasi puntati dritti sulla palla che dopo una parabola da Space Jam, s’insacca: 78-69 a 2” dalla sirena e Varese può solo sghignazzare sui suoi mali, amplificati da una discreta dose di sfiga.
Francesismo a parte, i biancorossi erano riusciti a resistere al Paok (squadra fisica ma mediocre) per oltre metà gara, cedendo nei rari allunghi ellenici per i soliti tre problemi che Paolo Moretti non è sin qui riuscito a risolvere. Ci riuscirà contro Venezia, annunciata ultima sua spiaggia?
A considerare l’euroallenamento della sera di mercoledì 21 dicembre, parrebbe proprio di no visto che i mali della sua squadra si riassumono in una triade letale di guai: eccessive palle perse (14), scarsa mira dall’arco (4/23), difesa burrosa sui secondi tiri e sì che Dom Johnson il suo ventello l’ha piazzato anche stavolta. E sì che Pelle s’è divertito come un bambino a stoppare mezzo Paok. E sì che anche Maynor e - a tratti - Cavaliero avevano fatto dimenticare l’assenza, in un colpo solo, di Eyenga (mancherà per squalifica anche contro Venezia), Ferrero e Campani. Modesta consolazione anche perché nel frattempo è sparito il giovane Avramovic (prevedibile e dunque poco utile) e Anosike continua nel suo personale riadattamento cestistico di Jekyll e Hide.
Sta di fatto che Clanton, Sibers e Peiners hanno segnato 41 punti in tre, con Varese che sino alla fine ha avuto i palloni per rientrare ma - in clima natalizio - li ha regalati. Di questo sperpero, l’emblema è Kangur che pare il cugino nerd di Christijan: molle sul primo passo altrui in difesa, appannato in attacco, disastroso al tiro anche dalla lunetta.
Che manchi lo swing a tutto il collettivo è un’evidenza: anche nelle gare da campetto come quella di stasera, Varese va fuorigiri con una facilità disarmante e a poco giova che i giocatori siano col loro coach. Se davvero ci tengono, Maynor & soci, al loro allenatore, devono cominciare con l’ovvio: non butto via palloni, difendo come un ossesso e quando tiro da tre lo faccio con medie superiori a un modesto 4/23.
Altrimenti - Moretti o no -, saranno Venezia, e le altre avversarie della serie A, a veder affondare Varese nella sua inconsistenza.
Paok Salonicco-OJM Varese 78-69
(20-20; 40-34; 53-51)
PAOK Chrysikopulos 7 (3-4), Koniaris (0-1, 0-2), Tslochas 3 (1-2 da 3), Taylor 2 (1-5, 0-1), Margaritis 11 (4-8, 1-3), Miljenovic (0-2), Glyniadakis 11 (5-5), Karamanolis ne, Sibert 15 (3-7, 2-6), Bryant 5 (1-3, 1-4), Peiners 11 (3-10, 1-4), Clanton 11 (7-12). All. Markopoulos.
OPENJOBMETIS Johnson 20 (5-6, 2-7), Anosike 5 (1-3), Maynor 10 (5-9, 0-5), Avramovic 5 (1-8, 1-2), Pelle 10 (4-6), Bulleri 2 (1-2, 0-1), De Vita ne, Cavaliero 11 (4-8, 1-3), Kangur 6 (2-4, 0-3), Lo Biondo ne, Canavesi (0-2 da 3). All. Moretti.
Arbitri Chambon, Krejic, Vovt.
Note Tiri liberi: Salonicco 8/13, Varese 11/18. Rimbalzi: Salonicco 50 (Clanton 11), Varese 38 (Pelle 10). Totali al tiro: Salonicco 26/55 da 2, 6/21 da 3; Varese 23/46 da 2, 4/23 da 3. Palle perse: Salonicco 13 (Glyniadakis 3), Varese 14 (Kangur 3). Recuperi: Salonicco 9 (Clanton 4), Varese 6 (Maynor 3). Assist: Salonicco 22 (Koniaris 6), Varese 9 (Maynor 5), Valutazione: Salonicco 96, Varese 64.
Ampi servizi sulla Prealpina di giovedì 22 dicembre.
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