L’INTERVENTO
Prof accoltellata a Varese, Valditara: «Stato sarà parte civile»
Dal ministro dell’Istruzione solidarietà alla docente ferita
«Dopo questa ennesima, gravissima, aggressione nei confronti di un insegnante ribadisco l’impegno mio e del governo: i docenti e tutto il personale scolastico non saranno lasciati soli, tuteleremo la loro dignità professionale e la loro incolumità. Lo Stato, oltre a garantire la tutela legale, dovrà costituirsi parte civile per il danno di immagine arrecato con questa aggressione, perché chi aggredisce un suo docente ha aggredito lo Stato stesso e ne deve rispondere. Nel caso di minori, dovranno essere i genitori a farsene carico, e deve essere approvato presto il ddl sul voto in condotta». Così il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara è intervenuto sull’episodio avvenuto questa mattina, lunedì 5 febbraio, a Varese, dove uno studente ha accoltellato una docente.
Il ministro ha poi espresso «solidarietà e vicinanza»: «È, inoltre, urgente che il Parlamento approvi quanto prima il disegno di legge del governo sul voto in condotta. Una riforma che abbiamo fortemente voluto per ridare peso al comportamento degli studenti nella valutazione complessiva e rendere obbligatorie le attività di solidarietà sociale per chi compie atti illeciti. È necessario che si ripristini il valore del rispetto e che lo studente sia indotto a riflettere in modo concreto sui doveri che discendono dal suo appartenere alla comunità».
FRASSINETTI: «SUBITO DDL VOTO IN CONDOTTA»
«Stamattina, nell’Istituto professionale di Varese Enaip è stato compiuto un altro grave atto di violenza da parte di uno studente minorenne contro un’insegnante che è stata ferita, per fortuna in modo non grave, con un’arma da taglio - ha aggiunto Paola Frassinetti sottosegretario all’Istruzione e al Merito . Secondo le prime informazioni il ragazzo è stato arrestato. Per contrastare questi ignobili comportamenti, sempre più frequenti, e per far riacquistare autorevolezza ai docenti bisogna approvare subito il Ddl sul voto in condotta al Senato. È un segnale importante la costituzione di parte civile dello Stato, oltre alla garanzia della tutela legale alle vittime, inoltre i genitori dovranno farsi carico dei gesti illegali dei loro figli minori. Questa situazione mette in luce quanto sia cruciale un’efficace collaborazione tra scuola e famiglia, essendo entrambe fondamentali nel costruire un ambiente educativo solido e positivo per i nostri giovani. È intollerabile che accadano episodi del genere».
ALFIERI (PD): «PROFONDO DISAGIO SOCIALE»
«Un altro atto di violenza che colpisceun'insegnante nel nostro territorio alla quale esprimo tutta la mia vicinanza, anche alla sua famiglia - commenta il senatore varesino del Pd, Alessandro Alfieri -. Un atto di violenza ingiustificabile che ci deve far riflettere sia sul profondo disagio sociale che vivono i nostri adolescenti sia sulla vulnerabilità del mondo scolastico che fa fatica a prevenire e riconoscere questo malessere profondo prima che sfoci in forme di violenza come questa».
L’ASSESSORE DIMAGGIO: «SOSTEGNO AGLI STUDENTI»
«Esprimo tutta la mia vicinanza e l’augurio di pronta guarigione all’insegnante aggredita questa mattina – dice l’assessore ai Servizi educativi del Comune di Varese Rossella Dimaggio -. Massima solidarietà nei confronti di chi svolge un ruolo tanto importante come quello dell’istruzione dei nostri ragazzi e ragazze. Questi fenomeni sono il segno di un'emergenza educativa e dimostrano come sia urgente che il Governo netta in campo risorse e strumenti, anche per il supporto psicologico per i nostri ragazzi, e non si lascino soli insegnanti e giovani in luoghi così importanti come le scuole».
FONTANA: «EPISODIO PREOCCUPANTE»
«Innanzitutto, a nome della Regione e dei lombardi, solidarietà e vicinanza alla docente vittima di un episodio che non esito a definire preoccupante. Un fatto che, ancora una volta, pone al centro della nostra attenzione il nostro rapporto con le nuove generazioni». Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta la notizia dell'accoltellamento di un'insegnante a Varese da parte di uno studente.
TOVAGLIERI: «DIGNITÀ E AUTOREVOLEZZA ALLA SCUOLA»
«L’accoltellamento di una professoressa dell’Enaip di Varese per mano di uno studente di 17 anni è un episodio gravissimo, che mostra ancora una volta i rischi che corrono i nostri insegnanti, sempre più frequentemente oggetto di attacchi verbali, fisici e, purtroppo, anche di vere e proprie aggressioni come quella di stamattina, non solo da parte degli alunni, ma anche dei genitori. Occorre restituire dignità e autorevolezza alla scuola, anche con specifiche misure a tutela dei professori, che puniscano più severamente chi offende o aggredisce un insegnante. In attesa che sia chiarita la posizione del ragazzo, anche a motivo della diagnosi funzionale per la quale era seguito all’interno della scuola, desidero far arrivare tutta la mia vicinanza alla docente colpita, insieme ai miei auguri di pronta guarigione». Così l’eurodeputata bustocca Isabella Tovaglieri.
PELLICINI: «QUELLA DEGLI INSEGNANTI E’ UNA MISSIONE»
«Esprimo massima solidarietà all'insegnante dell'Enaip di Varese, accoltellata da un alunno, manifestando altresì la mia vicinanza a questa istituzione scolastica da sempre impegnata nella formazione dei ragazzi - si legge in una nota firmata da Andrea Pellicini, deputato luinese di Fratelli d’Italia -. Avendo svolto in passato l'incarico di assessore provinciale alla Formazione professionale, posso testimoniare come queste scuole sostengano, ancor più di altre, un difficile compito, che a volte è una vera missione, occupandosi di un’utenza variegata non sempre semplice da gestire. Oggi si parla di questo fatto allucinante, che pare avere come protagonista un giovane portatore di estrema fragilità. Ciò deve da un lato preoccupare, inducendoci a predisporre tutti i possibili strumenti di protezione per gli insegnanti; dall’altro lato non bisogna dimenticare i meriti sociali di queste scuole e dei loro docenti, che spesso riescono nell’impresa di dare un’istruzione e di insegnare un lavoro a moltissimi giovani, sottraendoli all’abbandono scolastico e assicurando loro un futuro».
CARUSO: «IL DISAGIO GIOVANILE È UN’EMERGENZA SOCIALE»
«Esprimo solidarietà e vicinanza all'insegnante aggredita da uno studente all'istituto Enaip di Varese. Un episodio grave e inquietante, segnale di una problematica crescente. Non sono più tollerabili atti simili all'interno delle nostre scuole. Disagio giovanile e comportamenti violenti rappresentano una nuova emergenza sociale che richiede interventi immediati. È fondamentale ripristinare la centralità della funzione educativa da destinare al rafforzamento del personale e al sostegno degli alunni con disagio. Altrettanto importante è riportare al centro la figura dell'insegnante, spesso ingiustamente svalutata. Colpiscono profondamente, quasi sorprendono, le prime parole della professoressa al risveglio in ospedale dopo l'operazione: “Lui come sta? Non capisco, vivo per loro da trent'anni”. Nonostante le sue condizioni, il primo pensiero è stato quello di chiedere informazioni sullo stato di salute del suo studente. Questo è un esempio straordinario di umanità e di amore per la professione». Così in una nota l'assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso.
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