IL PROCESSO
Rapinato mentre mangiava la pizza? Un’invenzione. Assolti zio e nipote
L’episodio dello scorso luglio in via Giambologna a Varese fu una lite per questioni di droga
Rapinato mentre mangia la pizza in auto con la fidanzata? Tutto falso. Si trattò di una lite per questioni di droga. Si è concluso in Tribunale con l'assoluzione dei due imputati, zio e nipote (rispettivamente di 47 e 21 anni), il processo per l'aggressione denunciata lo scorso luglio in via Giambologna a Varese da un giovane albanese. Il cui racconto, così come quello della sua compagna, alla fine non è stato ritenuto credibile neppure dal pm Lorenzo Dalla Palma, che ha chiesto di assolvere i due uomini, in carcere da otto mesi proprio per questa presunta rapina. E che dopo la lettura della sentenza sono stati liberati. Inverosimile, anche secondo i difensori Paolo Bossi e Massimiliano Carnelli, la ricostruzione della parte offesa, che raccontò che i due uomini, uno con passamontagna e coltello, gli rubarono 150 euro e poi scapparono; uno dei due però si lanciò poi inspiegabilmente sul cofano. «Ma quale rapina? Ci siamo incontrati lì perché lui doveva vendermi della cocaina - ha detto lo zio - Io chiesi tre dosi a credito, lui disse 'no', litigammo e poi lui cercò di investirmi ».
© Riproduzione Riservata