OLTRECONFINE
Mozione in Provincia per bloccare la tassa ai frontalieri
Giuseppina Lanza (Iv) ha chiesto ufficialmente l’intervento di Villa Recalcati: «Questo ulteriore “contributo” è un’inutile ingiustizia
Continua a far discutere la tassa sanitaria applicata ai lavoratori frontalieri che dall’Italia si recano in Svizzera. Giuseppina Lanza, consigliera provinciale di Italia Viva, ha presentato oggi, venerdì 23 febbraio, una mozione «affinché Provincia di Varese chieda al Governo di cancellare la nuova tassa o, in alternativa, a Regione Lombardia di non applicarla».
«Questo inatteso balzello ai danni dei frontalieri - spiega Lanza - piace solo a chi lo ha istituito, cioè alla Lega e alla maggioranza di centrodestra al Governo e in Regione. Una tassa che non risolve i problemi dei nostri territori di confine e che contraddice l'accordo fiscale italo-svizzero secondo il quale i vecchi frontalieri devono essere tassati solo in Svizzera, che a sua volta già restituisce all'Italia una parte del loro gettito fiscale».
LANZA: «LA PROVINCIA PRENDA UNA POSIZIONE NETTA»
«Questo ulteriore "contributo" - continua Lanza - ci sembra insomma un‘inutile ingiustizia, che apre un precedente pericoloso su una certa arbitrarietà nella tassazione di specifiche categorie, scavalcando addirittura un accordo fiscale internazionale. Per questo chiediamo alla Provincia di prendere a riguardo una posizione netta, anche rivolgendosi alla Regione, a cui spetterà la competenza di applicare o meno la norma ed eventualmente in che misura».
«Italia Viva si è da subito opposta a questo prelievo forzoso dagli stipendi dei frontalieri, attraverso i propri rappresentanti, da Salvino Reina, esperto in materia e coordinatore provinciale di Italia Viva, fino a Giuseppe Licata in Regione e Maria Chiara Gadda in Parlamento. Auspichiamo che adesso Governo e Regione tornino sui propri passi», conclude la consigliera provinciale.
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