IN OSPEDALE
Varese, visita spaziale al Del Ponte
L’astronauta Paolo Nespoli ha incontrato i bambini ricoverati. «Nello spazio si cammina con le mani»
Il famoso astronauta italiano Paolo Nespoli si è recato ieri, sabato 18 novemnre, all’ospedale Del Ponte di Varese a trovare i bambini e gli adolescenti ricoverati.
Un astronatuta (professione che tuti i bambini sognano di fare da grandi) non si incontra tutti i giorni. Il Ponte del Sorriso grazie ad Asimof, associazione Italiana Modelli Fedeli che ha sede a Comerio Space Center, ha reso possibile l’iniziativa.
Nespoli, nato nel 1957, dopo la laurea in ingegneria aerospaziale e un master in Aeronautica e Astronautica, nel 1991 è entrato a far parte del corpo astronautico europeo, l’agenzia spaziale europea. Dopo un intenso allenamento e una difficile preparazione nel luglio 1998, è stato selezionato come astronauta dall’Agenzia Spaziale Italiana e un mese dopo si è aggregato al corpo Astronautico Europeo dell’Esa, nella base del Centro Astronautico Europeo. Nel 2007 è partito con lo Space Shuttle Discovery per la stazione spaziale internazionale, dove vi è ritornato nel 2010 e nel 2017. Con 313 giorni nello spazio totale attraverso le tre missioni, Paolo è il secondo astronauta Esa con più esperienza.
Tante le domande gli hanno rivolto al Del Ponte i bambini: come si cammina nello spazio? Fa freddo? Cosa si mangia? Come si fa senza la forza di gravità? Cosa significa Esa? Nespoli ha spiegato che per camminare non si usano i piedi, ma le mani; i piedi servono per ancorarsi e tenersi fermi. Ha parlato di forza di gravità e di come nello spazio quando c’è il sole la temperatura arriva anche a 200 gradi, mentre all’ombra si scende fino a meno 200 gradi. L’astronauta ha quindi mostrato un modello dello Space Shuttle illustrandone alcune caratteristiche.
Grande emozione da parte anche di medici, infermieri e genitori dei bambini.
Un pomeriggio davvero spaziale per i piccoli ricoverari che alla fine hanno consegnato a Paolo Nespoli di un cartellone di ringraziamento realizzato con i loro disegni.
L’astronauta Nespoli aveva tenuto ad aprile una lezione a Legnano.
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