L’OPERA
Vellone in sicurezza: ci siamo
Cantiere verso il traguardo: ultimi dettagli in primavera
Il cantiere è cresciuto di giorno in giorno sotto gli occhi di residenti e automobilisti di passaggio. E ora che da qualche tempo non si vedono più operai e mezzi al lavoro, in tanti si domandano a che punto sia il progetto.
La risposta arriva dagli uffici tecnici del Comune: l’intervento è stato concluso quasi del tutto, e in primavera si procederà con gli ultimi dettagli. Insomma, adesso il Vellone non fa più paura.
DA DUE ANNI AL LAVORO
I lavori erano partiti nell’autunno di due anni fa, lungo l’asse di via Borghi, tra piazzale De Gasperi e il parco di Villa Baragiola.
Proprio qui, dietro la storica dimora, è stata creata una vasca di laminazione, una sorta di grande bacino artificiale che accoglie e trattiene la piena del fiume, rilasciandola a fine emergenza.
In base alle informazioni fornite dal municipio, può contenere fino a 25.000 metri cubi di acqua. Il pericolo che il torrente, a precipizio dai monti, possa esondare a valle, quindi a Masnago o a ridosso del centro, dovrebbe essere scongiurato: la grande vasca è collegata a un sistema di tubazioni e a un “tombotto” che, quando il Vellone supera un determinato livello, smista appunto l’eccesso di portata nel “bacino di giacenza”. UN TORRENTE A RISCHIO
A guardarlo in questi giorni pressoché in secca non verrebbe certo da pensare che si tratti di un torrente pericoloso, ma il Vellone ha dimostrato in un passato piuttosto recente di poter diventare una “potenza della natura” che in piena catastrofica riuscirebbe a spostare fino a 70mila metri cubi d’acqua. E a questo proposito il pensiero corre veloce ai danni provocati durante l’alluvione del 2009. I lavori hanno coinvolto anche il letto del fiume nei pressi di via Crispi, all’altezza del Castello di Masnago, dove gli argini sono stati ampliati e rinforzati. La terra scavata per fare posto alla vasca di laminazione di Villa Baragiola è stata poi utilizzata per realizzare un’altra vasca in via Peschiera, nell’ambito di un progetto analogo realizzato per contenere le piene dell’Olona.
«Con la bella stagione saranno realizzate le finiture e si concluderanno i cantieri sia sull’Olona sia sul Vellone», ha commentato l’assessore comunale ai Lavori pubblici Andrea Civati, aggiungendo che «siamo molto soddisfatti di aver concluso questi lavori molto importanti per la città, soprattutto perché sono stati realizzati nei tempi prefissati, senza alcun tipo di ritardo. Questi cantieri confermano la tempestività e l’attenzione dell’Amministrazione comunale nei confronti di un settore delicato ma spesso trascurato qual è quello del riassetto idrogeologico».
IL CUSTODE DEL VELLONE
Insomma, a Masnago un tempo c’era il custode del Vellone: un addetto incaricato di avvertire quando il livello del fiume era troppo alto, richiedendo così l’intervento degli operai che cercavano di ripulirne il letto con attrezzi a mano per favorire lo scorrimento dell’acqua. Ora, a distanza di più di un secolo, le piene del torrente ci sono ancora, ma con questi progetti in dirittura d’arrivo il rischio di danni dovrebbe essere definitivamente risolto.
© Riproduzione Riservata