IN TRIBUNALE
Venegono: liti e botte tra vicini per la cacca del cane
Processo a Varese con l’accusa di lesioni: imputato e parte offesa era già finiti, a parti invertite, davanti al giudice di pace
Le liti tra i vicini di casa sono iniziate per colpa degli escrementi del cane che uno lasciava davanti a casa dell’altro. E sono finite prima in ospedale e poi nelle aule di giustizia, con botte e reciproche denunce per lesioni.
Il difficile rapporto di vicinato tra un 49enne e un 56enne di Venegono inferiore è approdato oggi, martedì 10 ottobre, in Tribunale a Varese.
Ma la storia conflittuale è già stata affrontata anche dal giudice di pace, a parti invertite. In questo caso l’imputato è l’uomo classe 1974, accusato di aver fratturato una mano al rivale durante una violenta colluttazione (entrambi finirono al pronto soccorso di Tradate). Una zuffa arrivata al termine di una serie di furiose litigate per i motivi più disparati. Con tanto di gomme tagliate (tre in un solo giorno) all’auto dell’imputato da parte della persona offesa. Quest’ultimo ha anche ammesso che, in varie occasioni, esasperato dai "bisognini" del cane non raccolti dal vicino, glieli fece trovare una volta sullo zerbino, un’altra incollati alle finestre. In un’altra occasione l’imputato si trovò l’auto coperta di letame.
La sentenza del giudice Andrea Crema è attesa il 3 novembre. L’imputato è difeso dall’avvocato Giovanni Caliendo, il vicino si è costituito parte civile con l’avvocato Andrea Tagliabue.
A Varese, a giugno, una rissa tra padroni di cani.
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