PALAZZO REALE
Vent’anni fa se ne andava Strehler
Ci sono esperienze che «non si possono far rivivere, ma solo far vivere attraverso emozioni condivise»: così, per il direttore del Piccolo Teatro di Milano Sergio Escobar, va inteso il senso della mostra-laboratorio «Strehler fra Goldoni e Mozart», aperta nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a vent’anni dalla scomparsa del regista triestino che se ne andò la notte di Natale del 1997. E che nel 1947, con Paolo Grassi e Nina Vinchi, aveva fondato il Piccolo. Proprio la sera del 24 dicembre, sulla facciata di Palazzo Reale, sarà proiettata la sua lettura dei «Memoires» di Goldoni.
La mostra, curata da Lorenzo Arruga, attraverso video degli spettacoli, fotografie, bozzetti, figurini, modellini, costumi memorabili, elementi di scenografia, come la famosa statua del Commendatore del «Don Giovanni», ripercorre la vicenda teatrale di Strehler, dalla felice età delle prime invenzioni e delle speranze - nell’innocenza di «Arlecchino servitore di due padroni» e «Il ratto dal serraglio» - alle dure conquiste del «Don Giovanni» e del «Così fan tutte».
Inoltre, in mezzo alla sala delle Cariatidi, campeggia una delle pedane usate per l’«Arlecchino» sulla quale salgono a turno artisti come Sonia Bergamasco, Ferruccio Soleri e Michael Nyman, chiamati a restituire la figura di Strehler «a chi non ha ricordi ma speranze».
«Strehler fra Goldoni e Mozart» - Milano, Palazzo Reale, Sala delle Cariatidi, piazza Duomo 12, fino al 4 febbraio ore 9.30-19.30, lunedì ore 14.30-19.30, giovedì e sabato ore 9.30-22.30, aperto anche nelle festività natalizie, 6/4,50 euro.
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