IL CASO
Villa Mylius, lavori infiniti. Angei: «Vogliamo la verità»
Il vicecapogruppo della Lega lancia un’accusa diretta. Convocata la commissione congiunta Patrimonio e Lavori Pubblici

Tecnici e assessori comunali convocati in Commissione per fare chiarezza sul futuro di Villa Mylius. La richiesta, partita dalla Lega, punta a scoprire «a che punto sono davvero i lavori», come sottolinea il consigliere Stefano Angei, che lancia un’accusa diretta: «Vogliamo la verità!».
LAVORI INFINITI
La storica villa varesina, incastonata in uno dei parchi più suggestivi della città, è da anni oggetto di un restauro mai portato a termine. I lavori, avviati nel 2021, dovevano essere completati entro metà 2025. A novembre scorso, durante una seduta congiunta delle commissioni Bilancio e Lavori Pubblici, l’assessore Andrea Civati aveva rassicurato: «Siamo vicini al traguardo, nonostante le difficoltà incontrate, come il ritrovamento di amianto e il rincaro dei materiali». Ma oggi il cantiere appare ancora inerte. Attrezzature coperte dalla vegetazione, segnali di bivacco e degrado sempre più evidente.
LE RICHIESTE DELLA LEGA
Una situazione che ha fatto esplodere l’indignazione del vicecapogruppo della Lega. «Ancora oggi, dopo svariati anni, Villa Mylius è abbandonata a se stessa, intrappolata in un cantiere infinito che deturpa tanto la Villa quanto il fantastico parco», denuncia Angei. «Sono, purtroppo, ben lontani i tempi in cui si parlava di Villa Mylius come sede dell’Accademia del Gusto di Gualtiero Marchesi. Allora la politica era una cosa seria e gli assessori erano veramente sul pezzo». E prosegue: «Oggi siamo costretti a subire e ad ascoltare delle fantomatiche giustificazioni in merito ai continui ritardi nei lavori. Pensiamo a quanti soldi sono già stati gettati dalla finestra, soldi dei cittadini varesini, per giungere a un sostanziale nulla di fatto». Da qui la richiesta di convocazione di una commissione congiunta, Patrimonio e Lavori Pubblici, per chiedere conto agli assessori competenti: «Buzzetti e Civati devono venire e assumersi la piena e totale responsabilità di un fallimento che è sotto gli occhi di tutti». E sul mancato rispetto delle scadenze, Angei conclude con tono amaro: «Nell’ultima commissione, Civati aveva rassicurato tutti: i lavori sarebbero finiti proprio in questo periodo. Invece, ancora una volta, i fatti si sono incaricati di smentirlo. A Varese serve un cambio di passo deciso: adesso è il tempo che chi ha delle responsabilità se ne assuma in prima persona».
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