Zika
Virus Zika, nuovi indizi su legami con le microcefalie
Lo svelano due nuovi studi di ricercatori sloveni e Usa
Lubiana, 11 feb. (askanews) - Si accumulano indizi sul ruolo giocato dal virus Zika nella presenza della microcefalia nei neonati partoriti da donne contagiate, con due nuovi studi che dimostrano la sua presenza nel cervello dei feti colpiti da questa malformazione della scatola cranica.
In uno studio pubblicato dalla rivista specialistica 'New England Journal of Medecine', ricercatori sloveni hanno segnalato di aver identificato il virus Zika nel tessuto cerebrale del foto di una donna rientrata lo scorso anno dal Brasile, dove aveva contratto il virus.
Le conclusioni dei ricercatori sloveni si basano su tre mesi di lavoro realizzati a partire dall'autopsia del feto. Questo studio evidenzia "una presenza importante del virus nei tessuti cerebrali, in assenza di ogni altra causa" di malformazione, hanno sottolineato la facoltà di medicina e l'ospedale di Lubiana, in una nota. Il virus Zika è sospettato di provocare gravi malformazioni congenite del feto e in particolare microcefalie, anche se a riguardo non esistono ancora prove scientifiche inconfutabili.
Un'altra equipe guidata dai ricercatori del Centro americano per il controllo e la prevenzione delle malattie ha riportato esami su due neonati con microcefalia, morti venti ore dopo la nascita, e due aborti. Tutte e quattro le madri avevano i sintomi di contagio virus Zika, ma non si erano sottoposte ai test. Entrambi i neonati avevano tracce del virus Zika a livello cerebrale.
(fonte AFP)
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