OGGI E DOMANI
Uyba a Trento pensando a Caprara
Fermento nel club e sul mercato: proposta al plurititolato coach per il futuro
La missione è ottenere un punto, ma importante soltanto sulla carta per l’Uyba che oggi si presenta a Trento per la penultima di campionato con la salvezza ormai acquisita grazie alla vittoria in casa di Bergamo di domenica scorsa che ha messo le orobiche spalle al muro e con più di un piede in A2. Per Busto si tratta di chiudere la stagione al meglio e di festeggiare la salvezza domenica prossima alla e-work Arena contro Conegliano, ma il campionato è virtualmente già finito. Più che sul presente e sulla partita contro la già retrocessa Trento, l’attenzione in casa Uyba è già sul futuro e sulla prossima stagione nella quale c’è la volontà di salire di livello.
PORTE GIREVOLI
La notizia della settimana è stata la squalifica del presidente Giuseppe Pirola, inibito per due mesi (tre la richiesta della procura federale), che impatta poco sulla squadra ma accende i riflettori sulla debolezza strutturale del club che negli ultimi giorni avrebbe anche registrato l’addio di una storica collaboratrice. Nel caso Velasco, che è all’origine della squalifica, Pirola fu lasciato troppo solo e da presidente si espose in prima persona andando incontro al deferimento federale: la mancanza di un direttore generale di spessore, riconosciuto e rispettato nell’ambiente, in un ruolo nel quale Busto ha avuto prima Massimo Aldera e poi Enzo Barbaro, è indubbiamente un problema da affrontare per la proprietà per tornare ad avere un profilo di primo piano ed essere più “rispettata”. In Lega Femminile, Busto è ben messa (Pirola ha incassato una solida solidarietà dal presidente Fabris sul caso squalifica), ma per il mercato, dove opera Borruto per la parte sportiva, e per i rapporti federali e istituzionali serve un’altra figura di alto profilo. Non si vince solamente col budget ma pure sui tavoli della politica federale e non solo. Proprio per questo il club sta lavorando in queste settimane su “graditi ritorni”.
ALLENATORE E MERCATO
La trattativa avanzata con Gianni Caprara (un tecnico che ha vinto tutto, Olimpiade a parte...), è da spiegare anche (se non soprattutto) con la scelta di rimettere le regole al centro della e-work Arena: l’allenatore campione del mondo con la Russia e d’Europa tre volte con Bergamo e una con l’Eczacibasi (nella finale contro l’Uyba di Parisi del 2015), ha chiesto garanzie tecniche che passano dalla scelta di due straniere di spessore (difficile, chiunque arrivi, fare però peggio di questa annata sul mercato estero) e di un parco italiane che farà leva sulle conferme di Lualdi (ma dai sondaggi fatti si vuole anche una centrale più fisicata), Sartori e Piva. Anche per Boldini si va verso gradimento e conferma. Tanto che circolano tre nomi di palleggiatrici da affiancarle: oltre che su Francesca Scola (Cuneo), Busto ha preso informazioni su Rachele Morello (ora a Chieri) e Gaia Guiducci (ultima stagione a Trento). Difficile, invece, trattenere Martina Bracchi: Busto sta proponendo un adeguamento economico del contratto (legato per il secondo anno alla presenza di Velasco in panchina), proponendo un 2 più 1. C’è però la forte concorrenza di Casalmaggiore (Pintus l’ha richiesta espressamente) che al momento è favorita.
TRE IN AZZURRO
Il valore di mercato della schiacciatrice ex Lecco può ulteriormente crescere anche in virtù della chiamata in azzurro: Velasco l’ha inserita nella lista allargata della convocazione per la prima tappa di VNL e della seconda squadra, quella delle giovani che lavorerà parallelamente alle big durante l’estate. Nella lista azzurra ci sono anche la centrale Benedetta Sartori e la schiacciatrice Rebecca Piva. Quest’ultima, dovesse ulteriormente crescere e consolidarsi, potrebbe anche puntare a un posto nel gruppo delle bigperché alle spalle di Sylla, Bosetti e Pietrini c’è ancora un buco da colmare e nessuna che spicchi.
© Riproduzione Riservata