LA VERTENZA
Whirlpool: Carinaro resta aperta
Lo stabilimento campano salvato dopo le manifestazioni sindacali: comunicazione anche al ministro
La Whirlpool ha fatto un passo indietro, ritornando sulle proprie decisioni rispetto al piano industriale presentato nelle scorse settimane. E la novità più importante riguarda proprio la fabbrica campana, per il cui salvataggio si erano mobilitati i dipendenti di tutta Italia. Il management Whirlpool ha messo sul tavolo una proposta concreta: per Carinaro saranno recuperate delle attività di componentistica che consentiranno di tenere aperto lo stabilimento.
Certo, i numeri sono tutti da verificare. La multinazionale, in Campania, aveva annunciato complessivamente 1000 esuberi, di cui 813 a Carinaro. Ora sul piatto ci sarebbero 300 pensionamenti e pre pensionamenti, una nuova piattaforma per Napoli che dovrebbe coinvolgere circa 200 persone e anche l’ipotesi di riapertura dello stabilimento Indesit già chiuso di Teverola. Se così fosse, i ricollocati su Carinaro si aggirerebbero intorno alle 500 unità. Il che sarebbe già un ottimo risultato. I numeri, però, sono ancora tutti da verificare nel momento in cui Whirlpool presenterà il nuovo piano industriale. L’appuntamento è già stato fissato per martedì prossimo, 23 giugno.
È lì che la trattativa entrerà nel vivo, ma di sicuro il clima sarà differente. Mercoledì 17 giugno, di fatto, è cambiata l’aria.
«È stato fatto un vero e proprio cambio di passo - commenta Stefania Filetti, segretario provinciale Fiom Cgil - anche se non vogliamo cantare vittoria prima di vedere tutto nelle carte ed esaminare tutti i dettagli. Però bisogna dire che abbiamo aperto un capitolo nuovo e che anche l’azienda ha capito il messaggio di unità, forte e chiaro, che è uscito dalla manifestazione di Varese di settimana scorsa».
La posizione delle tre sigle sindacali è sostanzialmente unitaria. Mario Ballante, della Fim Cisl Varese, sottolinea come siano servite «due cose fondamentali per arrivare a questa volta. Da un lato sicuramente lo sciopero nazionale qui a Varese. E dall’altro aver aperto il tavolo al ministro. L’intervento del governo è fondamentale in questa partita. È anche con l’impegno sugli ammortizzatori sociali che si è potuto arrivare a questo cambiamento». Parla di una «buona apertura» anche Francesco Nicolia, della Uilm Varese, che però vuole stare «con i piedi per terra finchè non saranno specificati nel dettaglio i numeri del nuovo piano industriale. Il nuovo punto di partenza, però, è sicuramente positivo». Appuntamento a martedì 23 giugno.
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