L’ULTIMO SALUTO
Addio ad Aurelio Pastorelli: «Ti stai allenando per la prossima maratona»
Punto di riferimento per la ginnastica artistica e tutto lo sport gallaratese. I funerali nella basilica di Santa Maria Assunta

«Vogliamo credere che tu abbia ripreso a camminare libero ed allenarti per la prossima maratona. Ti vogliamo bene». Con queste parole, oggi, giovedì 11 luglio, la figlia Deborah ha concluso la lettera dedicata a suo papà, Aurelio Pastorelli, letta al termine del funerale celebrato nella basilica di Santa Maria Assunta a Gallarate. Una lettera ricca di ricordi, aneddoti e attimi che raccontano la vita di un uomo che è stato un punto di riferimento nel mondo della ginnastica artistica a Gallarate e non solo. Un impegno che lo ha portato a essere presidente dell’Associazione società sportive gallaratesi, fiduciario del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e Cavaliere della Repubblica Italiana.
TENACIA E TESTARDAGGINE
«Ci hai trasmesso una malattia cronica: la ginnastica artistica, una patologia ereditaria - racconta Deborah - il tuo amore ha fatto sì che Sarah ed io ci impegnassimo arrivando ad essere atleti e tecnici internazionali, chi vestendo la maglia azzurra e chi ricoprendo incarichi di rilievo. E questo ti ha reso più orgoglioso di noi, anche rispetto ai titoli accademici conseguiti». Ci sono poi anche le passioni «più frivole» come quella per i dolci di una pasticceria gallaratese, i biglietti e i foglietti su cui appuntare frasi o impegno. E poi c’è quella «eredità morale» di «farsi prossimo» che Aurelio Pastorelli ha fatto sua perché «le difficoltà ed i problemi sono ovunque, non esistono famiglie mulino bianco ma sappiamo che tu hai aiutato tante persone e noi abbiamo seguito la stessa traccia insieme a tutti coloro che sono stati coinvolti nei tuoi progetti». E poi c’è la lettera “T” scelta dalla figlia Deborah per descrivere il papà: Tenacia nel fare le cose; testardaggine nel perseguire gli obiettivi e poi nell’ultimo sono arrivati i termini medici, le terapie farmacologiche, il tanto da affrontare e il troppo che è accaduto, ma anche quel taccuino, quel telefono e quei telecomandi usati per cercare un programma sportivo.
SPORT IN LUTTO
Aurelio Pastorelli si è «addormentato», come ha detto la figlia Sarah, lunedì 8 luglio all’età di 88 anni. Lui che, fino all’ultimo, è stato un punto di riferimento per tutti quanti a Gallarate hanno intrapreso e intraprendono uno sport.
Leggi i messaggi di cordoglio.
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