AULE BOLLENTI
A Sant’Anna l’asilo è un forno
Alla scuola Maria di Nazareth neppure le ventole. I genitori: «I nostri bimbi si sciolgono»

Bambini e maestre grondanti di sudore già dal mattino presto. Un asilo trasformato in forno. Senza condizionatore, e neppure un banale ventilatore per provare a respirare nella canicola. Sono giorni complicati per il personale e gli alunni del nido e della scuola materna comunale Maria di Nazareth, in via Vico a Sant’Anna.
Come notano alcuni genitori, la struttura è priva di qualsiasi sistema per rinfrescare le aule (peraltro altre strutture sono nelle stesse condizioni). D’altronde di impianti di condizionamento neanche a parlarne, ma gli utenti non possono contare neanche su rimedi più semplici e meno costosi, come delle normalissime ventole.
Una situazione che mette a dura prova la resistenza dei bambini e delle loro educatrici, specie in queste giornate di insopportabile canicola. «Pochi minuti dopo l’arrivo a scuola, i bimbi sono già tutti sudati», fa sapere Antonio L’Abbruzzi, le cui due figlie frequentano la Maria di Nazareth. «Con questo caldo, in classe non si può proprio stare, è impensabile». Senza l’aiuto di qualche aggeggio tecnologico, fosse pure rudimentale come una ventola, è davvero dura sopportare la calura. Serve a poco anche tenere le tapparelle abbassate per filtrare i raggi del sole: anzi, pare sia addirittura deleterio, perché non circola più neanche quel poco d’aria che possa permettere ai piccoli alunni di rifiatare. «Sia chiaro, le maestre non c’entrano nulla», puntualizza L’Abbruzzi. «Anzi, soffrono anche loro e si prodigano in tutti i modi per fare star bene i bambini. Ma da sole non possono compiere miracoli».
Questo stato di cose si protrae in realtà già da qualche anno, ma l’eccezionale ondata di caldo di questa settimana ha fatto emergere la problematica in tutta la sua evidenza. I genitori temono che qualche bimbo possa avere un colpo di calore: «Non bisogna aspettare che succeda qualcosa di spiacevole per intervenire», è la loro posizione. «Occorre fare prevenzione. O aspettiamo che un alunno o un’insegnante si sentano male prima di fare qualcosa?».
La speranza di L’Abbruzzi e degli altri genitori è che l’amministrazione intervenga rapidamente per permettere ai bambini di frequentare la scuola senza doversi sciogliere dal caldo ogni volta che varcano la soglia dell’asilo. Interpellato dallo stesso L’Abbruzzi, l’assessore all’Educazione Gigi Farioli ha assicurato che si prenderà carico del problema.
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