LA PROTESTA
«A Saronno ridateci la Pediatria»
Il caso di una famiglia andata a Garbagnate per fare visitare un bimbo di dieci anni

«Ridateci la Pediatria»: è l’appello lanciato da una famiglia saronnese.
«Nel fine settimana abbiamo avuto la necessità di fare riferimento alle cure ospedaliere per nostro figlio di dieci anni. Dopo esserci rivolti alla guardia medica, alla fine siamo dovuti andare al pronto soccorso pediatrico di Garbagnate. Da quel che ci risulta a Saronno non c’è infatti più alcun pediatra. Si è fatto un gran parlare di rilanciare l’ospedale, ma alla fine non è cambiato nulla», lamentano i residenti.
Fortunatamente per il bimbo, che è stato rapidamente sottoposto agli esami, non c’è stata la necessità di disporre il ricovero. Rimane però il disagio per la famiglia saronnese, che risiede nelle vicinanze dell’ospedale, di doversi recare al nosocomio di Garbagnate, che dista da Saronno circa 7 chilometri. «Siamo rimasti un po’ sorpresi del fatto che non ci sia più alcun servizio pediatrico - lamentano i residenti - nostro figlio più grande, che adesso ha 13 anni, nel 2017 aveva dovuto essere operato d’urgenza di appendicite, era poi stato ricoverato in pediatria per una decina di giorni e i medici si erano dimostrati tutti molto professionali e sempre disponibili; spiace veramente che ora non vi sia più nulla».
A unirsi alle lamentele è anche Daniele Ballabio, segretario regionale della Uil, da sempre attento al tema. «Anche per i reparti di ostetricia e pediatria abbiamo sentito tante promesse da parte di tutti i politici e gli amministratori ma fino a oggi il nulla - lamenta - riteniamo sia giunta l’ora della concretezza. Con la pandemia all’inizio dell’anno scorso è stata fatta la scelta di chiudere i due reparti e la sala parto, una scusa ineccepibile. Noi riteniamo infatti la criticità di ginecologi fosse già evidente, tanto è vero che come Uil Fpl avevamo già avuto degli incontri in prefettura per le note difficoltà a garantire il servizio di ginecologia seguito, sempre prima della pandemia di marzo 2020, da gravi carenze di pediatri».
Il sindacalista chiede quindi risposte: «Dopo il Covid riteniamo inaccettabile che non si siano attivati ambulatori di pediatria e ginecologia. Ci domandiamo che senso abbia avere responsabili di struttura complessa quando non esiste neanche un ambulatorio. Riteniamo che l’apertura immediata di ambulatori dalle 8 alle 20 di Pediatria e Ginecologia possa essere organizzata con un minimo di personale medico di ginecologia e pediatria. Questo sarebbe un vero segnale che il cittadino non è abbandonato, il resto sono chiacchiere». Domande per le quali residenti e sindacalisti attendono risposte dall’assessore regionale Letizia Moratti e del direttore generale dell’Asst Valle Olona, Eugenio Porfido. Gianluigi Saibene
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