L’EVENTO
A Varese la prima edizione di Ruote nella storia
Appuntamento promosso da Aci: oltre cinquanta auto d’epoca

Una domenica intrisa di storia e condivisione della passione per il motorismo storico: la organizza l’Automobile Club Varese il 16 ottobre 2022 con la prima edizione di “Ruote nella Storia.” I partecipanti passeranno in rassegna, con visite guidate, i simboli di varie epoche: dalla partenza dai settecenteschi Giardini Estensi sede del Comune di Varese fino all’arte del Liberty di inizio Novecento con il Palace Grand Hotel dove si tiene la premiazione. Prevista la visita all’eremo di Santa Caterina del Sasso, il passaggio dal borgo degli affreschi di Arcumeggia, degustazioni in Valganna, la cavalcata tra i boschi e il foliage in Valcuvia e l’expo delle storiche ad Azzate tra opere d’arte e concorso d’eleganza a partecipazione popolare tra le auto d’epoca. «L’Automobile Club Varese ha sposato il format Ruote nella Storia creato da Ac d’Italia e da Aci Storico, dedicato ai possessori di auto d’epoca», sottolinea il presidente di Ac Varese, Giuseppe Redaelli.
«C’è stata un’ottima risposta da parte dei collezionisti - spiega -, avremo una cinquantina di auto rappresentative di tutte le epoche, dagli anni Trenta fino al nuovo millennio, a rendere un tributo comune allo sviluppo del turismo e alla promozione delle eccellenze del territorio, sensibilizzando il pubblico verso la conservazione del patrimonio motoristico, di cui Varese vanta una gloriosa tradizione, dalle carrozzerie alla meccanica, dai designer alle officine di restauro. Sarà un museo in movimento sulle nostre strade a testimoniare la genialità e la maestria dei primi ingegneri e carrozzieri e la rapida evoluzione a cavallo delle due guerre e successivamente alla produzione industriale e al boom economico. Si percepisce in questo carosello l’evoluzione dei costumi grazie anche all’ordinamento delle auto dalla più antica alla più moderna».
Quale futuro per l’auto storica in termini di sostenibilità ambientale?
«Mi spoglio del ruolo di campione italiano assoluto nella regolarità storica risalente al 2009 - risponde Redaelli - e guardo piuttosto alla mia attuale posizione di presidente internazionale storico Fia che mi fa dialogare anche con l’altra federazione Fiva e posso dire che il tema della necessità di continuare a far circolare le auto davvero storiche sulle strade di oggi e domani è molto sentito ovunque nel mondo per una ragione culturale, perché l’auto ha caratterizzato la seconda rivoluzione industriale e continua ad esserne una testimonianza “vivente” sulle strade permettendo al pubblico di vedere spesso gioielli rari; ed una ragione tecnica, perché l’auto lasciata lungamente ferma deperisce e rischia di non poter essere mai più mostrata in movimento. Tralascio l’aspetto economico anche se è una realtà che alimenta un indotto importantissimo in termini di manutentori, meccanici e carrozzieri ma anche nell’area delle attività turistiche e ricettive. sul tema di sostenibilità ambientale è opportuno evidenziare che le auto di reale rilevanza storica sono in un numero limitato e sono usate solo in occasioni particolari come ad esempio avviene oggi; sono in corso test per verificare la possibilità di alimentarle con benzine bio e alla prossima London to Brighton (con auto anteriori al 1904) parteciperanno simbolicamente un’auto elettrica ed una con bio-carburante. Ed allora potrebbe anche essere che proprio dalle auto storiche parta una rivalutazione del motore endotermico con benzina bio. È di questi giorni la definizione in casa Fia di Sustainable and Affordable Mobility: una mobilità sostenibile per l’ambiente e per l’economia». Redaelli sostiene che «chi ha davvero a cuore il patrimonio culturale legato all’automobile potrebbe accettare di dover sostenere un maggior costo per il carburante eco (se saranno confermati i livelli di bassissimo inquinante) piuttosto che vedere morire inesorabilmente questo museo circolante; nel frattempo le benzine bio potranno essere prodotte su larga scala e quindi ad un più basso prezzo alla pompa per anche le auto del futuro. È un auspicio che faccio da italiano sapendo quanto importante è per noi l’industria automobilistica con motore endotermico oggi formalmente al bando entro i prossimi dieci anni».
Una domenica tricolore
Tornando alla manifestazione di domenica, «visto che ho ricordato l’Italia, sono davvero orgoglioso del tributo al Tricolore che darà il via alla manifestazione e contemporaneamente anche alle celebrazioni per i 225 anni del Tricolore Italiano, una corale iniziativa culturale – ideata e realizzata dal Circolo degli Artisti, dalla associazione La Varese Nascosta e dal Comune di Varese - che, da metà ottobre, trasforma la città di Varese in una galleria d’arte diffusa, con 225 opere da tutta la Penisola colorate di bianco, rosso e verde, un grande evento che coinvolge vetrine, castellanze, sale pubbliche e luoghi d’incontro».
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